BARI (ITALPRESS) – “Siamo consapevoli che il piano operativo che ricevemmo nove anni fa ci impedisce di fare prevenzione dei tumori al colon, anche oltre i parametri previsti dai livelli essenziali di assistenza, come invece una legge regionale aveva deciso di fare. Noi faremo una battaglia su questo punto, un po’ come l’abbiamo fatta per i vaccini contro la bronchiolite. Non esiste al mondo che i cittadini pugliesi, solo perché 11 anni fa chi governava la regione aveva sfondato il patto di stabilità ed era entrato in piano di rientro, non debbano avere le stesse cure e le stesse attenzioni che si hanno in altre regioni. Questa è una battaglia costituzionale di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, ed è per questo che faremo le nostre valutazioni, perché la Corte giustamente, applicando le leggi vigenti, ci ha detto di trovare una fonte di finanziamento diversa dal fondo sanitario nazionale. Ma io mi chiedo come sia possibile utilizzare altri fondi diversi dallo screening, che peraltro ha consentito di salvare tantissime persone: un sindaco mi ha appena detto che sua madre ha scoperto di avere il tumore al colon grazie all’attività di screening della regione Puglia. Evidentemente dobbiamo insistere. Questa è la strada giusta anche per risparmiare soldi, perché lo screening fa anche risparmiare, intervenendo prontamente a risolvere condizioni gravi di salute”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, nell’aula Adunanze della sede regionale della Corte dei Conti a margine dell’udienza in cui quest’ultima ha parificato il Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio 2023.

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