Il giudice monocratico del Tribunale di Lamezia Terme dottor Rosario Aracri, all’udienza del 16 settembre scorso, dichiarando colpevole del reato a lui ascritto, ha condannato il sacerdote don Salvatore Gallelli, in seguito ad una vicenda relativa alla diatriba avvenuta nell’estate 2018 con il sindaco dell’epoca di Carlopoli Mario Talarico. Don Salvatore, che attualmente è parroco di Vallefiorita, era difeso dall’avvocato Vito Tassone del Foro di Catanzaro. I fatti ruotano intorno all’organizzazione della festa in onore della Madonna del Carmelo. Il sindaco Talarico aveva querelato il vicario parrocchiale in quanto, in base all’ipotesi accusatoria formulata dalla Procura di Lamezia, si era reso responsabile del reato di diffamazione perché, come reso noto dallo stesso ex sindaco Talarico, «comunicando con più persone offendeva l’altrui reputazione, atteso che, nella sua qualità di vicario parrocchiale di Carlopoli, in una missiva inviata a più destinatari e poi divulgata mediante affissione in diverse attività commerciali del luogo, affermava che il sindaco di Carlopoli aveva dato “l’ennesima prova di immaturità, di inadeguatezza istituzionale oltre che di una mancanza di educazione, di cultura, di equilibrio e di civiltà tutti elementi che, a mio parere, rendono un soggetto inabile al governo di una comunità e indegno del tricolore”. All’esito dello svolgimento del processo l’ipotesi accusatoria ha trovato conferma, tant’è che il giudice del Tribunale di Lamezia Terme ha dichiarato colpevole don Salvatore del reato a lui ascritto e lo ha condannato, ritenendo concedibili le circostanze attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti, alla pena di 400 euro di multa e al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile Talarico Mario, nonché al pagamento delle spese da quest’ultimo sostenute per la costituzione medesima avvenuta con il patrocinio dell’avvocato Raffaele Rizzuti del Foro di Lamezia Terme.

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