Si è svolta lunedì pomeriggio, nella sala consiliare del Comune di Squillace, l’iniziativa “Eolico off-shore e on-shore: parliamone”, promossa dal coordinamento regionale Controvento per stabilire uno stop alle invasioni degli impianti eolici su terra e mare, alle imposizioni e agli espropri, al consumo di suolo, alle multinazionali del malaffare e all’eolico stragista. Ed è stato un dibattito molto interessante, moderato dalla giornalista Carmela Commodaro e a cui hanno preso parte diversi rappresentanti del coordinamento Controvento (Roberto Truglia, Oreste Montebello, Pino Rotiroti e Valentino Santagati) e diversi cittadini. Il sindaco di Squillace Enzo Zofrea ha fatto riferimento alla delibera di Giunta comunale con cui il suo Comune ha detto “no” al parco eolico flottante “Enotria s.r.l.”, promosso dalla società Acciona Energia Global Italia, che prevede la costruzione del parco eolico composto da 37 aerogeneratori nel golfo di Squillace, a circa 23 chilometri dalla costa di Punta Stilo, con una potenza complessiva di 555 megawatt. Truglia, presentando il coordinamento regionale Controvento, ha espresso riserve sull’installazione non solo dei cinque parchi eolici marini del Golfo di Squillace, ma anche di quelli previsti a terra, con l’invasione delle montagne delle Preserre. L’architetto Walter Fratto, di Italia Nostra Catanzaro, si è soffermato sull’aspetto tecnico dei parchi, facendo un’ampia analisi sui cinque parchi eolici off-shore in itinere nel Golfo di Squillace e su quelli on-shore del Catanzarese. Mostrando slide e foto, Fratto ha fatto riferimento alle varie ripercussioni dal punto di vista ambientale derivanti dall’impatto sul territorio. Santagati, infine, ha invitato il sindaco di Squillace ad aderire al documento dei sindaci, diffuso da Controvento, e a cui stanno aderendo parecchi primi cittadini e amministratori della zona.
Carmela Commodaro

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