A ricordare la tragedia il Sindaco di Soverato Daniele Vacca “Oggi, Soverato si ferma per ricordare una delle pagine più dolorose della nostra storia.”
Nella notte tra il 9 e 10 settembre del 2000, 13 persone morirono per lo straripamento del torrente Beltrame che inghiottì il Camping Le Giare, a Soverato. L’esondazione del torrente fu provocata da un’alluvione dovuta a due giorni di pioggia battente. Il camping, nel greto del corso d’acqua, ospitava una cinquantina tra operatori dell’Unitalsi di Catanzaro e disabili. Morirono Ida Fabiano, Serafina Fabiano, Mario Boccalone, Raffaele Gabriele, Paola Lanfranco, Iolanda Mancuso, Giuseppina Marsico, Franca Morelli, Rosario Russo, Antonio Sicilia, Salvatore Simone, Concetta Zinzi e Vinicio Caliò, quest’ultimo custode del camping. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Oggi la commemorazione sul luogo della tragedia, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, proprio nei pressi delle stele posata negli anni scorsi in ricordo delle vittime. A ricordare la tragedia anche il Sindaco di Soverato Daniele: Oggi, Soverato si ferma per ricordare una delle pagine più dolorose della nostra storia. Sono passati 24 anni dalla tragica notte del 10 Settembre 2000, quando la furia delle acque travolse il camping “Le Giare”, portando via 13 vite innocenti. Questa tragedia ha segnato profondamente la nostra comunità, lasciando un vuoto che non potrà mai essere colmato. Ma oggi, insieme, rinnoviamo la memoria di chi non c’è più e ci stringiamo alle famiglie che hanno perso i loro cari. In questo giorno di riflessione, ci impegniamo a mantenere vivo il ricordo di quella tragica notte, affinché simili eventi non si ripetano mai più. La sicurezza e la protezione del nostro territorio rimangono una priorità fondamentale per la nostra amministrazione.