Mentre erano impegnati sul lungomare di Squillace Lido per l’iniziativa “Ogni lattina vale”, i volontari dell’associazione La Rete hanno notato l’enorme quantità di buste di spazzatura lasciate ovunque, tanto da chiedersi: “Ma anche la raccolta differenziata in estate va in vacanza?”. «Si tratta – afferma la presidente de La Rete Rita Lami, insieme ai suoi collaboratori – di una cattiva abitudine. L’abbandono dei rifiuti non si riesce proprio a contrastare, nonostante le campagne di sensibilizzazione, l’impegno dell’amministrazione comunale e quello giornaliero dei dipendenti della società Sieco». La Rete sostiene che i cestini portarifiuti, quelli per le deiezioni canine e le fioriere, oltre ai contenitori dedicati alle lattine, vengono trasformate in bidoni e riempiti con ogni tipo di spazzatura, di ombrelloni rotti e altri oggetti. «Ci hanno lasciato interdetti – continuano i volontari – anche i numerosi maxisacchi abbandonati, probabilmente da attività economiche o portati direttamente dalle abitazioni, che trasformano il lungomare in una discarica, almeno fino al passaggio dell’operatore ecologico. Ci sembra incredibile e intollerabile che nel 2024, ad una decina di anni dall’avvio in tutti i comuni della raccolta differenziata, non solo non si riesca a riportare a casa il proprio sacchetto con i resti del picnic sulla spiaggia o in pineta, per conferirli in maniera corretta, ma lo si abbandona ovunque senza nemmeno differenziare usando gli appositi contenitori. Per La Rete di Squillace si tratta di «un vero schiaffo alla maggior parte dei cittadini impegnati giornalmente per differenziare al meglio e agli operatori ecologici che si prodigano nel mantenere pulito».
Carmela Commodaro

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