In relazione al megaparco eolico che dovrebbe sorgere nel golfo di Squillace, il sindaco di Squillace Enzo Zofrea vuol vederci chiaro. Dopo essersi rivolto ad un legale, l’avvocato Francesco Pitaro, il primo cittadino ha notificato un atto oggi al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Calabria, chiedendo tutte le carte ed anche l’intervento della Regione Calabria a tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico. Nell’atto si legge che «che si è venuti a sapere informalmente, attraverso gli organi di stampa, che sarebbe stata chiesta l’autorizzazione per la realizzazione di un mega parco eolico nel mare del Golfo di Squillace; che, secondo quanto letto sulle testate giornalistiche, il parco avrà una potenza complessiva di 555 MW, sarà composto da 37 aerogeneratori posizionati nello specchio acqueo del Golfo di Squillace e ogni aerogeneratore sarà alto 355 metri sul livello del mare; che, inoltre, il detto parco eolico, oltre al posizionamento delle mega pale, prevede anche la realizzazione di lavori, attraverso il posizionamento di cavidotti dinamici per il trasferimento dell’energia prodotta; che trattasi, pertanto, di impianto eolico particolarmente esteso e invasivo anche per le dimensioni straordinarie e che avrebbe certamente un impatto negativo sull’ambiente e sul mare e sulla flora e sulla fauna; che nel territorio della regione Calabria sono già numerosissimi i parchi eolici realizzati che hanno deturpato il territorio ai fini della produzione di energia; che già adesso nella regione Calabria si produce molta più energia di quella che si consuma; che, inoltre, ad oggi, sono già 450 gli impianti in funzione in Calabria e oltre 150 quelli in fase di autorizzazione a cui occorre aggiungere le richieste di impianti offshore; che, pertanto, il detto parco eolico offshore determinerebbe lo stravolgimento della flora e della fauna e dell’ambiente del golfo di Squillace attraverso l’installazione di enormi pale che deturperebbero il patrimonio ambientale e naturalistico anche sotto il profilo estetico; che, infatti, i comuni calabresi e l’intera regione Calabria puntano in modo principale e fondamentale e prioritario sul patrimonio naturalistico ed ambientale che costituisce risorsa dal valore inestimabile; che la realizzazione disordinata e disseminata di impianti eolici, anche in mare, senza peraltro alcun beneficio economico per i territori e senza che la regione e i territori abbiano necessità di ulteriore produzione di energia, deturpa e sfigura e annienta l’inestimabile patrimonio ambientale e naturalistico dell’intera regione Calabria e dei territori coinvolti, realizzando evidentemente interessi economici in favore di soggetti terzi; che il Comune di Squillace è direttamente e immediatamente interessato in merito all’annunciata realizzazione dell’enorme parco eolico nel mare del Golfo di Squillace ed ha necessità di vederci chiaro e di esaminare tutte le carte dell’annunciato mastodontico progetto, nonché eventuali atti amministrativi anche endoprocedimentali già eventualmente adottati, e di esaminare i risvolti ambientali e naturalistici derivanti dall’installazione di ben 37 mega pale eoliche nel mare, nonché di comprendere le ragioni che stanno alla base della realizzazione del mega impianto eolico marino senza che la regione Calabria abbia ulteriore necessità di produzione di energia; che, nel caso che occupa, non può non vedersi che l’interesse al profitto economico della società richiedente non può che essere subordinato rispetto alla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema che è diritto primario e fondamentale e incomprimibile; che, infatti, l’interesse della società richiedente a produrre energia e a trarre profitto non può certamente prevalere de plano sulla tutela del patrimonio naturalistico e ambientale; che, del resto, la realizzazione del mastodontico impianto eolico in mare, oltre che ledere l’ambiente e l’ecosistema, contrasterebbe con i progetti di sviluppo turistico dei comuni costieri e dell’intero territorio regionale; che la Regione Calabria, inoltre, in qualità di ente pubblico, rappresentativo di interessi collettivi e superindividuali, deve tutelare il mare e i territori che sono ricompresi al proprio interno e non può permettere che, senza necessità di produrre energia, venga deturpato e devasto l’ambiente, il paesaggio, la flora, la fauna e il mare che hanno valore primario e che sono tutelati anche nella Carta Costituzionale; che, pertanto, occorre che la Regione Calabria, con riferimento al detto mega impianto eolico in mare, intervenga con immediatezza e tempestività, a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e dei disegni di sviluppo turistico dei comuni costieri, e svolga ogni necessaria attività ed iniziativa politico/amministrativa diretta a bloccare l’infausto progetto di realizzare un inutile mastodontico impianto eolico che danneggerebbe l’inestimabile patrimonio ambientale e paesaggistico e porterebbe benefici solo alle casse della società proponente». Nell’atto a firma del sindaco Zofrea e dell’avvocato Francesco Pitaro in conclusione si chiede «che il Ministero dell’Ambiente, in persona del Ministro in carica, e la Regione Calabria, in persona del Presidente in carica, vogliano, con riferimento al mega impianto eolico che dovrebbe sorgere nelle acque del Golfo di Squillace, trasmettere tutte le carte e l’intera progettazione e ogni eventuale adottato atto amministrativo, anche endoprocedimentale, nonché ogni ulteriore atto e documento al fine di valutare l’impatto che avrebbe il mega parco con riferimento all’ambiente e alla flora e alla fauna, nonché ogni atto relativo alla eventuale e inesistente necessità di produrre in Calabria energia. Tanto si chiede essendo il Comune di Squillace ente pubblico portatore di interessi pubblici e collettivi e diffusi e superindividuali ed avendo il Comune di Squillace un interesse diretto e reale ed attuale e concreto corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata ai documenti per i quali è chiesto l’accesso. Tanto si chiede al fine di permettere al Comune di Squillace, con riferimento al mastodontico impianto eolico che vorrebbe realizzarsi nel Golfo di Squillace, di avere contezza di tutte le carte e documenti e informazioni ambientali al fine di potere anche proporre Osservazioni ed eventualmente di agire, a tutela degli interessi colletti e del patrimonio ambientale e naturalistico, dinanzi la competente autorità giudiziaria. Chiede inoltre che la Regione Calabria voglia con immediatezza e tempestività intervenire, in merito all’insano e innaturale e dannoso progetto relativo alla realizzazione di un mega impianto eolico in mare, adottando ogni necessaria iniziativa politico-amministrativa, nonché ogni necessario ed utile atto politico-amministrativo diretto a bloccare l’infausto mastodontico progetto a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e della biodiversità e dei disegni di sviluppo turistico dell’intera regione Calabria e dei comuni costieri».
Carmela Commodaro

Indietro