La proposta di Salvini in materia pensionistica di consentire a chi ha 41 anni di contributi a prescindere dal raggiungimento dell’età pensionabile di andare in pensione, ed i vincoli di una manovra che non consente scostamenti di bilancio e aumento del deficit e del debito. Come sempre la politica agostana è caratterizzata da chi la spara più grossa. Si discute quando il Parlamento è chiuso, di Cittadinanza, di mini amnistie salvo poi aver aumentato le fattispecie di reati penali che fanno aumentare  la popolazione carceraria, infine il Vice Presidente del Consiglio Salvini esce con la genialata dell’estate, consentire a tutti coloro che hanno 41 anni di contributi a prescindere dal raggiungimento dell’età pensionabile di andare in pensione, con una perdita del25 o 30% rispetto all’ultima retribuzione. Questa finestra dovrebbe aprirsi per il 2025, e richiederebbe una copertura finanziaria di 4 miliardi di euro che quando entrerà a regime negli anni successivi richiederà una copertura di 9 milardi di euro. Considerando che il saldo della manovra d’autunno è di circa 25 miliardi e 15 di questi devono essere coperti. per l’applicazione del patto di stabilità. Per finanziare l’aumento del deficit non consentendo più come durante i vari Stati d’emergenza l’utilizzo dello scostamento di bilancio. La maglia per il collega di Governo e di Partito di Salvini, il Ministro dell’Economia Giorgetti è corta ed i 10 miliardi di margine non potranno essere utilizzati per anticipare platee di pensionamenti. Ormai la politica degli annunci e di chi la spara più grossa, ha sostituito la serietà dello studio approfondito delle cose. che si possono concretamente realizzare, anche mettendo in imbarazzo colleghi dello stesso partito, questi sono i tempi che ci è toccato vivere.

Felice Caristo

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