“Tutto quello che rimane” è il primo singolo estratto dall’album “La faccia delle persone” (Parametri Musicali) del cantautore bolognese, di origine calabrese, Maurizio Costanzo. Dallo scorso mese di giugno il disco è disponibile in formato fisico, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Maurizio Costanzo si è avvicinato alla musica fin da bambino, ha studiato contemporaneamente oboe, sassofono, chitarra e pianoforte. Si è diplomato in oboe e ha iniziato la professione di strumentista che lo ha portato a suonare in tutta Italia e in Europa con diversi gruppi di musica da camera. Dopo la laurea ha deciso di affiancare all’attività di musicista classico quella di giornalista, scrivendo per diversi quotidiani nazionali e curando per la casa editrice Kore Edizioni, in qualità di direttore, riviste di design e architettura (Design+, Archiline, Point Zero). Nel 2022 l’incontro con il produttore Roberto Costa lo ha avvicinato alla musica leggera. Ha cominciato una collaborazione lunga due anni, che ha portato come risultato finale alla pubblicazione del disco “La faccia delle persone”. Attualmente è docente della classe di oboe al Conservatorio di Cosenza. L’album è prodotto e arrangiato da Roberto Costa (bassista turnista, fonico, arrangiatore e produttore di tanti artisti come Claudio Lolli, Lucio Dalla, Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti) e contiene otto brani, tutti scritti dallo stesso Maurizio Costanzo. Attraverso la sua voce racconta e interseca storie che sono una sintesi del suo percorso autobiografico: sentimenti, famiglia, incontri, esperienze di vita, giungendo a una riflessione sulle più eterogenee e complesse personalità che ognuno di noi si porta dentro. Da qui il titolo “La faccia delle persone” e in copertina un collage di foto che ritrae i diversi travestimenti del cantautore, che di volta in volta diventa impiegato, turista, prete, teppista, clochard, marinaio, donna. «È un disco – afferma Maurizio Costanzo – nato dalla volontà di mettere per iscritto momenti e istanti che hanno attraversato la mia vita. “Tutto quello che rimane” racconta del bisogno che abbiamo di comunicare e interagire con il mondo circostante, ma spesso rimaniamo in un equilibrio instabile, e tutto ciò che rimane di noi, da mostrare agli altri, sono soltanto le nostre facce. “Biancaneve” si immerge, invece, nelle problematiche che una donna affronta nell’arco della sua esistenza, ma tutte le sue paure vengono annullate dalla capacità di rigenerarsi: “poi arriva un temporale e porta via ogni dispiacere”. In “Mia madre ha il Parkinson”, l’autore riflette sulla sua esperienza accanto a una persona costretta a vivere con una malattia degenerativa. Nel testo, quindi, si evidenzia il punto di vista di un figlio che assiste inerme a un lento e costante annullamento delle capacità cognitive e di movimento della propria madre». L’album “La faccia delle persone” comprende anche le tracce “Cercami”, “Mi perdo in un bicchiere”, “Come in una favola”, “L’ultimo giorno” e “Aspettando amore”.
Carmela Commodaro

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