Il presidente dell’Archeoclub sede di Amaroni “Valle dell’Alessi -Majurizzuni”, Lorenzo Satanassi, ha reso noto che il Club Alpino Italiano ha effettuato il sopralluogo nella contrada Batia di Amaroni dove si trovano i ruderi della chiesa e del convento di San Nicola delle Magliole, fondato da San Luca di Melicuccà, vescovo di Isola Capo Rizzuto, nella metà dell’anno 1000 e di cui di recente, in maniera fortuita, il proprietario del terreno ha riportato alla luce le antiche mura. In seguito a questa visita il referente del Club Alpino Italiano, sede di Catanzaro, ha trasmesso tutta la documentazione alla sede centrale del Cammino Basiliano, la quale ha risposto in maniera positiva redigendo apposito progetto trasmesso all’Artcheoclub di Amaroni. Con la stesura del progetto Amaroni entra ufficialmente a fare parte del Cammino Basiliano. L’associazione responsabile del Cammino Basiliano, nell’introduzione del progetto del progetto, ha precisato che il percorso ricalca antiche vie di comunicazione tra siti abitati da monaci italo-greci ispirati dalla vita di San Basilio. Esso nasce, infatti, per promuovere la riscoperta di antichi sentieri e raccontare una Calabria che sa vivere in armonia con la natura e al contempo regalare alla storia straordinaria e sintesi e culturali di popoli millenari. Il titolo di questo progetto è il “Cammino basiliano: raccordo con Amaroni” e propone un itinerario che colleghi il sito di Amaroni con il percorso del Cammino Basiliano e più precisamente nella tappa da Squillace a San Vito Ionio, con un itinerario da Squillace ad Amaroni e la possibilità di una variante verso Palermiti. «Con questo percorso – afferma Satanassi – si vuole operare nel territorio calabrese che fu nel Medioevo un vero centro internazionale basiliano promuovendone la spiritualità, la cultura, l’arte, l’ambiente e la tradizione religiosa per la valorizzazione di un turismo lento, culturale, ambientale, naturalistico. Si vuole soddisfare il bisogno dell’uomo di avere un rapporto equilibrato ed armonioso con la natura, la storia e la cultura. Esperti di storia, cultura, ambiente, biodiversità, cartografia, ci aiuteranno a riscoprire la cultura e la natura di questo percorso mettendo in risalto personaggi storie biodiversità ecosistemi antropologia che spesso non sono conosciuti come dovrebbero. Particolare attenzione sarà dedicata ai monasteri ai centri storici a quelle che sono le opere d’arte la storia era vita degli innumerevoli personaggi che ha avuto il territorio di Amaroni oltre alla biodiversità dei luoghi attraversati dagli ecosistemi al paesaggio ambientale agrarie forestale». L’obiettivo principale di questo progetto è quello di far conoscere i centri storici, i monasteri, in questo caso l’antica Abbazia di San Nicola delle Magliole, i castelli, i personaggi (la figura di San Luca di Melicuccà), gli artisti, le foreste vetuste, le vestigia archeologiche e paesaggi naturali e agro-forestali del territorio, il circondario di Amaroni.
Carmela Commodaro

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