E’ giunto a conclusione il corso “Artificial Intelligence & Creativity in the Classroom” tenutosi dal 22 al 26 luglio presso il Laboratory of Advanced Learning Technologies in Lifelong and Distance Learning dell’Università di Creta dai formatori Maria Prentaki, Katerina Saloustrou e Christos Synnefakis.
L’attenzione dello staff del Malafarina, diretto dal prof. Candelieri, costituto dalla Coordinatrice Erasmus+ Savina Moniaci e dai due esperti informatici Giuseppe Argirò e Claudio Cherubino è stata focalizzata su come gli insegnanti debbano trovare un equilibrio tra tecnologia e “dimensione relazionale” per stimolare il pensiero critico, creativo ed empatico degli studenti.
I modelli di Deep Learning LLM (Large Language Models), pre-addestrati su grandi quantità di dati e adattabili a varie applicazioni, sono strumenti versatili per l’analisi e l’elaborazione del linguaggio naturale. Esempi di LLM utilizzati nel mondo reale includono ChatGPT (OpenAI), Gemini (Google), Llama (Meta) e Copilot (Microsoft), tutti in grado di rispondere a domande imprevedibili. Durante il corso, lo staff del Malafarina, insieme a docenti della University of Speyer (Germania), della Stradins University (Lettonia), della Vytautas Magnus University (Lituania) e di istituzioni portoghesi, ceche, francesi e cipriote, hanno utilizzato applicazioni come BookCreator, NightCafè, Leonardo.ai, Adobe Firefly, Discord, Aiva e Suno per creare prodotti tangibili che combinano l’aspetto digitale con quello creativo.
Sono stati usati software come BookCreator e diverse piattaforme online per la generazione di contenuti tramite intelligenza artificiale, come Copilot per l’editing di testi e immagini, Leonardo.ai, Adobe Firefly e NightCafè per la generazione di immagini e AIVA e Suno per la creazione di tracce audio.
Il contributo dell’Intelligenza Artificiale nella didattica rivoluzionerà inevitabilmente il modo di fare scuola. Tuttavia, è fondamentale utilizzare questa tecnologia con consapevolezza, poiché il materiale prodotto può presentare molti errori sintattici e semantici. Pertanto, ogni docente deve conoscerne non solo i vantaggi, ma anche i limiti.
In conclusione, l’intelligenza artificiale può essere un valido strumento, ma è fondamentale utilizzarla con criterio e moderazione per evitare di snaturare la realtà e perdere di vista l’intento creativo.

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