Al Parco Archeologico Scolacium stamane si è tenuta un’interessante splendida iniziativa proposta dal Liceo Artistico di Squillace Lido, con la partecipazione dei propri alunni di primo e secondo anno e gli alunni delle scuole medie di Roccelletta e Squillace. La referente del progetto “Sostenibilità e Arte”, professoressa Cinzia Vittoria, insieme alla rappresentante del liceo artistico professoressa Monica Vescio, i professori Francesco Pancari e Serena Grasà e il dirigente scolastico Tommaso Cristofaro, hanno invitato gli alunni delle scuole medie di Roccelletta e Squillace per sensibilizzarli sul problema della sostenibilità ambientale. L’installazione del liceo artistico nasce da una ricerca sulla sostenibilità ambientale, che stimola la riflessione a partire dalla scelta dei colori che vanno dall’azzurro al verde lime. Il verde è frequentemente associato alla speranza, alla rinascita, alla primavera, alla giovinezza, alla meditazione e alla calma e, soprattutto, verde è il colore della natura, del mondo vegetale, dell’ambiente. Le piante sono verdi perché assorbono tutte le lunghezze d’onda ad eccezione di quella a cui corrisponde il verde, che viene riflesso e quindi percepito come tale dall’occhio umano. Il senso generativo del verde rimanda alla sfera simbolica del mondo e del grembo materno emblema della rinascita. «La nuova generazione, rappresentata anche dai nostri studenti – sottolineano dalla scuola – dovrà sempre più farsi carico dei danni finora provocati dalla cattiva gestione dell’ambiente e delle risorse naturali del pianeta. Il luogo scelto per l’inserimento dell’installazione è stato quello che più cattura l’attenzione dello spettatore-turista una volta che si intraprende il percorso all’interno del parco archeologico, lo spazio limitrofo all’anfiteatro, dove piccole ampolle in vetro, contenenti solo acqua (elemento naturale per eccellenza) sono state collocate. La struttura al suo interno contiene cera d’api solidificata, a riprova, anche in questo caso, della volontà di utilizzo di prodotti naturali, omogenei al contesto, e in linea con il significato simbolico dell’opera e lo scopo di veicolazione del messaggio ecologico sotteso». «Ringraziamo per l’ospitalità e per la grande disponibilità la dottoressa Elisa Nisticò, direttrice del parco, che ha permesso agli alunni di visitare il parco che conserva degli importanti resti architettonici, l’imponente basilica normanna, il frantoio costruito nel 1934 dalla famiglia Mazza e l’importantissimo museo. Ringraziamo, inoltre, per la collaborazione i docenti accompagnatori degli alunni e i dirigenti scolastici Alessandro Carè, Marialuisa Lagani».
Carmela Commodaro

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