I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro e personale del Centro Operativo Dia di Catanzaro, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro in materia di misure di prevenzione di beni immobili e disponibilità finanziarie, per l’ipotizzata riconducibilità a due soggetti indiziati di appartenere ad una associazione di cui all’art. 416 bis c.p.. I destinatari del sequestro, Antonio e Vito Chiefari, sono stati coinvolti nel procedimento penale “Orthrus”, che ha riguardato la cosca di ‘ndrangheta attiva a Torre di Ruggiero e Chiaravalle Centrale, nell’ambito del quale sono stati sottoposti nel 2019 a misure cautelari personali e successivamente assolti nel merito con sentenze non ancora irrevocabili. La misura cautelare di prevenzione adottata dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro e della Dia, ha riguardato terreni, immobili e società, per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro nonché disponibilità finanziarie superiori a 3.000 euro. Si tratta di un provvedimento di natura cautelare, adottato ex art. 20 d.lgs. 159/2011, dal Tribunale di Catanzaro – Seconda Sezione Penale – Ufficio Misure di Prevenzione nell’ambito del procedimento di prevenzione, sulla base delle articolate indagini patrimoniali svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza e dal Centro Operativo D.I.A. di Catanzaro, volte a verificare la effettiva disponibilità, la provenienza dei beni e la sproporzione del relativo valore rispetto ai redditi dichiarati e alla attività lavorativa.. Il procedimento di prevenzione, volto alla verifica della sussistenza dei presupposti per la confisca dei beni, è ancora in corso.

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