Vista la nota dell’Asp Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione del 22 febbraio scorso con la quale è stato
comunicato l’esito delle analisi di laboratorio effettuati dall’Arpacal ed inerenti dei
campioni di acqua destinata ad uso umano prelevati da personale Asl alla fontana pubblica di viale Fuori Le Porte, in cui gli stessi campioni risultano non conformi per la presenza di torbidità e che, pertanto,
è necessario disporre l’inibizione temporanea dell’acqua ad uso umano, nonché l’adozione
delle misure idonee finalizzate al contenimento dei parametri, il sindaco di Squillace Pasquale Muccari ha emesso apposita ordinanza di non portabilità.
Considerata l’esigenza, al fine di garantire la tutela della salute pubblica e le condizioni di
sicurezza igienico-sanitarie, di interdire provvisoriamente la potabilità dell’acqua a
Squillace, nelle more di attuazione dei necessari interventi per il
conseguente rientro dei parametri e negli standard di qualità
secondo le indicazioni dell’Asp di Catanzaro; e
Considerato che saranno adottate dal gestore e da parte dell’amministrazione ulteriori
controlli di potabilità dell’acqua erogata nel territorio interessato, oltre al controllo delle reti
idriche interessate, onde eliminare la causa della non conformità,
il sindaco ordina, in via cautelativa, in viale Fuori Le Porte, piazza Castello, viale Cassiodoro e zone limitrofe il divieto dell’utilizzo dell’acqua per uso alimentare, il lavaggio e la preparazione degli alimenti, IL LAVAGGIO E igiene orale, lavaggio stoviglie o utensili da cucina, lavaggio apparecchiature sanitarie, lavaggio oggetti per infanzia. Può invece essere usata per la pulizia della casa
e il funzionamento degli impianti sanitari e per l’igiene della persona. L’ufficio tecnico comunale
amministrazione e il soggetto gestore provvederanno, con la massima urgenza, all’adozione
di tutte le misure prescritte dall’Asp di Catanzaro, finalizzate alla riconduzione delle acque
nei parametri di legge. Il divieto avrà durata sino a revoca dell’ordinanza, a seguito degli interventi necessari e del conseguente ripristino delle
condizioni di potabilità.
Carmela Commodaro

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