NEW YORK (USA) (LA4NEWS/ITALPRESS) – La Corte di appello di Washington DC ha deciso che il “cittadino” Trump può essere processato perché un presidente non può essere al di sopra della legge. Così il processo più importante, quello federale che accusa Trump di aver attentato ai diritti democratici degli americani cercando di far annullare l’avvenuta elezione del presidente Biden (e di conseguenza di aver istigato l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021) si farà a meno che intervenga la Corte Suprema. Ma quest’ultima ha già un altro importantissimo caso che inizia giovedì e riguarda sempre Trump e se gli Stati dell’Unione – come hanno già fatto il Colorado e il Maine – potranno o meno continuare ad escluderlo dalle liste elettorali in base al 14esimo emendamento della Costituzione, che vieta la candidatura a chiunque abbia, dopo aver giurato sulla Costituzione, successivamente partecipato o favorito un’ insurrezione. Intanto il candidato presidenziale Trump aiuta il cittadino imputato Trump: già ben 76 milioni di dollari raccolti per sostenere la sua campagna elettorale sono andati a finire nelle tasche delle decine di avvocati che servono a difenderlo. Come andrà a finire? Si comincia a intuire che il caos in cui la democrazia americana è precipitata potrà risolversi probabilmente solo con un “pardon”, anche se resta da capire se a novembre sarà il “Presidente Trump” ad auto-perdonarsi o toccherà al rieletto Biden perdonare “il cittadino Trump”, evitando così il rischio di una guerra civile.(LA4NEWS/ITALPRESS).
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