MILANO (ITALPRESS) – “ALK rappresenta all’incirca il 4% dei tumori polmonari non a piccole cellule in stadio avanzato. Sono prevalentemente persone che non hanno mai fumato o che hanno smesso di fumare parecchio tempo prima rispetto alla diagnosi. Cosa importante è che sono in una fascia di età più giovane rispetto a quella che è l’età media in cui questa patologia viene diagnosticata. L’altro dato importante è che è una malattia aggressiva perché, ad esempio, nel 30% dei casi si presenta al momento della diagnosi già con delle localizzazioni a livello cerebrale, quindi metastasi a livello celebrale”. A dirlo Silvia Novello, professore ordinario di Oncologia Medica dell’Università di Torino e presidente di Walce Onlus, in occasione di una conferenza stampa a Milano, promossa da Pfizer, relativa al via libera di AIFA per Lorlatinib come monoterapia per il trattamento dei pazienti adulti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato ALK+.

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