Anche per il 2023 l’amministrazione comunale di Squillace ha organizzato la “Festa della maggiore età”, un appuntamento fisso perché, all’interno di eventi e iniziative previste dal progetto Squillace Day, dal 2020 viene dedicato uno spazio proprio a quanti raggiungono il traguardo della maggiore età nell’anno di riferimento. Promotore del progetto è stato l’assessore alla programmazione e turismo di Squillace Franco Caccia, che lo scorso 30 dicembre ha accolto i neomaggiorenni nella sala del Consiglio comunale. «Riserviamo una particolare attenzione – ha rilevato l’assessore Caccia – a questo appuntamento in quanto riteniamo sia doveroso inviare un messaggio di vicinanza ai neomaggiorenni e nello stesso tempo richiamare la loro attenzione per un momento di passaggio della loro esperienza di vita verso il mondo dei grandi. Una nuova fase di vita che comporta nuove responsabilità, ma che apre anche a nuove opportunità». L’evento è stato aperto ufficialmente dalle note dell’inno nazionale cantato da tutti i giovani presenti in sala, tra cui anche alcuni neomaggiorenni ospiti della locale comunità di accoglienza gestita da Fondazione Città Solidale. Tra l’iniziale stupore per l’invito ricevuto a casa dalle mani del vigile urbano, i neomaggiorenni hanno avuto parole di apprezzamento per l’attenzione a loro riservata dall’amministrazione comunale. Nel suo breve intervento, l’assessore Caccia, oltre a portare il saluto del sindaco Pasquale Muccari e dell’intera amministrazione comunale, ha sottolineato i motivi che hanno generato questa specifica manifestazione. In particolare, Caccia si è soffermato sul valore simbolico di alcuni di doni consegnati ai neomaggiorenni, tra cui una copia della Costituzione italiana, un attestato e un portachiavi con il logo ideato per i neo diciottenni. L’assessore ha, infine, richiamato l’attenzione dei giovani verso la necessità di un impegno delle nuove generazioni per aumentare le opportunità di incontro e socializzazione, quali momenti fondamentali per condividere progetti per il futuro, individuale e comunitario.
Carmela Commodaro

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