Più di metà degli italiani ha paura che possa scoppiare un terzo conflitto mondiale,la stessa percentuale vive nella insicurezza per un futuro incerto caratterizzato da una mancanza di prospettive. Il 55 rapporto del Censis fotografa un paese demograficamente vecchio, nel Sud i pensionati hanno superato gli indivifui in età lavorativa attiva, i giovani laureatti tra i 25 e i35 anni per oltre il 50% lasciano l’Italia per recarsi in altre Nazioni. Il Censis sottolinea come gli italiani sono in uno stato mentale di sonnolenza successivo alla situazione post Covid che ha accentuato vecchie e nuove patologie, dovute alla particolare Demografia dell’Italia. Aumentano i divari tra le aree urbane e quelle interne,tra aree più performanti ed aree marginalizzate, tra Uomini e donne, tra coloro che sanno utilizzare gli strumenti digitali e chi ne è estromesso. La paura è un sentimento deleterio sottolinea il Censis, perché non consente di reagire, si contrappone alla speranza, porta a rinchiudersi in un paese l’Italia dove aumenta la poco inclinazione nel rispetto del diverso sia in termini sessuali etnici e religiosi. Da una Società inclusiva, ci siamo trasformati in una Società primordiale protettiva e poco reattiva.Il Censis fotografa un paese pieno di storture reali ma anche, e questo è ancora più grave percepite.
Felice Caristo