Manifestazione organizzata dal Comune di Amaroni e dalla Pro Loco in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Uomini e donne si sono ritrovati a Villa Risch, in prossimità della panchina rossa installata dall’amministrazione comunale anni or sono e, dopo la lettura di una poesia commemorativa della Giornata, insieme si sono diretti in silenzio verso Palazzo Canale, sede municipale. Una quiete che richiama al rispetto delle donne, di tutte le vittime di femminicidio, contro ogni forma di violenza. Poi l’incontro dal titolo “Per una cultura del rispetto delle donne”, che si è aperto con i saluti di Cathia Olivadese, consigliere comunale alle Pari Opportunità, e Francesca Pungitore, presidente della Pro Loco. La sala, gremita, viene invitata a osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime. Sono 103 i femminicidi in Italia nel 2023; a turno adulti e ragazzi hanno elencato i nomi delle vittime e la data dell’uccisione. Rossella Zofrea dell’associazione Attivamente Coinvolte, avvocato e docente di diritto, ha ripercorso il sistema giuridico volto a proteggere le donne da ogni forma di violenza con la Convenzione di Istanbul del 2017, il Codice Rosso del 2019 che apporta modifiche al codice penale per rafforzare la tutela nei confronti delle vittime di violenza, prevedendo sanzioni più severe, il recentissimo inasprimento delle misure dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin, l’importanza di una rete di assistenza sui territori, l’importanza dell’educazione dei giovani al rispetto. È stato presentato anche il libro “Anime Rosa – Racconti di Storie Quotidiane” di Nicodemo Vitetta. A dialogare con l’autore Conny Severini, docente di lingue, che ha ripercorso il contenuto di un testo fatto di pagine scritte, un coro di voci, voci di donna. Racconti di violenza, fisica e psicologica, dietro ai quali si celano i vissuti, spesso silenziosi e interdetti, di tutte le donne che hanno provato paura, angoscia, dolore. Storie che ci ricordano che in ogni parte del mondo ci sono donne vittime di abusi, che lottano per la propria libertà; storie che ci insegnano ad alzare la guardia e che aprono anche a una via d’uscita. E a dare maggiore spazio alla riflessione, la lettura di alcuni brani del libro a cura di Gianmarco Macrì, attore e doppiatore. Esperienze di sostegno concreto alle donne e alle minori vittime di violenza quelle portate all’attenzione dei partecipanti all’incontro da Pippo Capellupo, componente del direttivo del Centro Calabrese di Solidarietà e presidente Unpli Calabria: l’ascolto e il sostegno sono fondamentali per ridare la speranza verso la libertà personale, che passa anche attraverso l’autonomia economica. Don Roberto Corapi, direttore della Pastorale universitaria di Catanzaro e parroco di Amaroni, ha sottolineato l’emergenza educativa dei giovani, avvertita nella sua quotidiana azione di cappellano. Ha richiamato l’appello ecumenico contro la violenza sulle donne sottoscritto al Senato il 9 marzo 2015, cui hanno aderito diverse confessioni religiose. Sulla violenza ha citato Papa Francesco: “va contrastata con azione educativa che ponga al centro la persona con la sua dignità”. Il dibattito è stato moderato da Claudia Vega. Le conclusioni sono state di Cathia Olivadese che ha ringraziato i tanti ragazzi che hanno seguito con attenzione i lavori.
Carmela Commodaro

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