Si è svolta a Squillace il 4 novembre scorso l’assemblea diocesana delle Confraternite. I rappresentanti delle 38 Confraternite dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace hanno potuto incontrare l’arcivescovo monsignor Claudio Maniago nel salone del Seminario, accolti dal delegato arcivescovile per le Confraternite don Vincenzo Schiavello e dal direttivo uscente dell’Unione diocesana delle Confraternite. Don Schiavello, aprendo l’incontro, ha fatto riferimento al pensiero del Papa sulle Confraternite e poi ha aggiunto che «essere qui con il nostro vescovo è importante perché facciamo un test, guardandoci dentro per vivere oggi il nostro essere confraternita». Il vicepresidente del consiglio direttivo dell’Unione diocesana Mario Cristiano ha svolto la relazione sulle attività svolte ed ha voluto avviare una riflessione sull’associazione dei laici che compongono la confraternita. «Il nostro compito – ha sottolineato – consiste nell’impegno apostolico nelle parrocchie e nelle comunità. Occorre riscoprire la parrocchia e avviare un cammino di rinnovamento, prendersi cura degli altri, vivere una fede che si fa azione, portare il Vangelo a tutti. Per questo ci vuole un gioco di squadra». La relazione finanziaria è stata svolta dal tesoriere Michele Trapasso, il quale, oltre alla parte economica, ha affrontato il tema del rapporto con i padri spirituali. «Nella nostra arcidiocesi – ha affermato – ci sono 38 Confraternite – ha affermato – in cui operano 22 assistenti spirituali, con cui ci dobbiamo confrontare con serenità, agendo sempre per il bene. Trenta comunità su 38 sono a devozione mariana. Per questo dobbiamo diventare anche cultori del Santo Rosario; il priore deve far recitare sempre il Rosario». Sono seguite le riflessioni di monsignor Maniago, il quale ha subito rilevato che «mi fa bene incontrarvi perché siete parte importante dell’arcidiocesi. Mi sta a cuore la vita delle Confraternite. Dobbiamo imparare a camminare insieme, condividere la nostra storia. La bellezza delle Confraternite è un bene comune e l’Unione diocesana è importante perché tutti ci sentiamo parte». Il presule ha poi rivolto a priori e confratelli tre concetti, come proposta da mettere in pratica: custodi, cammino, fraternità, cioè essere custodi di una storia fatta di ricchezze, camminare insieme e vivere tra fratelli. L’arcivescovo, infine, ha svelato i nomi del nuovo consiglio direttivo dell’Unione diocesana delle Confraternite, composto da Antonio Andreani, presidente, Maria Stefania Fera, vicepresidente, Maria Teresa Galati, segretaria, Tommaso Esposito, tesoriere, e dai consiglieri Santo Brancati, Salvatore Mamone e Daniela Garofalo. L’assemblea delle Confraternite è terminata con la concelebrazione della santa messa nella basilica cattedrale di Squillace presieduta dall’arcivescovo Maniago.
Carmela Commodaro

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