Campo estivo all’insegna della fraternità, convivialità, cura dell’altro e dell’ambiente. È quello vissuto dal settore disabilità della Fondazione Città Solidale a Torre di Ruggiero dal 15 al 18 settembre scorsi.
Un’esperienza immaginata, programmata e concretizzata per offrire agli ospiti del Centro diurno “Daniela”, del Centro diurno “Minozzi” e del Centro diurno “Cassiodoro” la preziosa opportunità di sperimentare la propria autonomia lontani dalle proprie case, dalle proprie abitudini e dai propri cari. Accolti dagli operatori dei rispettivi servizi, gli ospiti hanno fatto il loro ingresso nella “Casa per ferie Santa Maria delle grazie”, un luogo designato a favorire la massima espressione del concetto di autogestione.
Spazi personali e spazi condivisi di cui occuparsi, pasti da preparare insieme agli operatori e da assaporare insieme agli altri ospiti, momenti da vivere attivamente e momenti di sano riposo, emozioni da scoprire e altre da condividere: questo lo spirito del tempo trascorso insieme. A corredo delle giornate anche un programma ricco di attività, pensate e organizzate dagli operatori in un’ottica ludica, creativa, sportiva e spirituale e realizzate anche grazie al supporto dei volontari del servizio civile che hanno scelto di essere coinvolti nell’esperienza e di curarne diversi dettagli con impegno e attenzione. Dai percorsi sensoriali al talent show, dalle sfide sportive ai giochi di animazione e socializzazione e poi ancora fiaccolate e momenti di preghiera, tante sono state, dunque, le attività proposte.
Attraverso di esse, gli ospiti hanno avuto la possibilità di essere gli assoluti protagonisti della loro quotidianità vivendola all’insegna dei valori scelti come guida, quindi nell’affetto e nella solidarietà, nell’attenzione per l’altro e per i suoi bisogni, nella partecipazione e nel confronto, nel rispetto e nella cura dell’ambiente e della natura circostante. Giornate intense e impreziosite anche dalla presenza del presidente della Fondazione padre Piero Puglisi, la cui figura ha certamente aiutato a mantenere uno sguardo di fede sull’esperienza compiuta. Il campo estivo si è concluso tra sorrisi e splendidi ricordi da riporre nel bagaglio più importante, quello della vita.
Carmela Commodaro