«Ho appreso che nemmeno l’ultimo incontro tra i due probabili candidati a sindaco di Squillace per le prossime elezioni, Enzo Zofrea ed Anna Maria Mungo, ha portato all’accordo per una lista unitaria». Lo afferma il capogruppo consiliare della lista di opposizione “Tuttinsieme per Squillace” Oldani Mesoraca, tra quelli che ci aveva creduto ed in questa direzione aveva lavorato. «Nei mesi scorsi, mantenendo fede ad un impegno assunto con i miei sostenitori quattro fa – aggiunge il consigliere – ho rinunciato alla mia ricandidatura, con la lista “Tuttinsieme per Squillace”, a primo cittadino. Ho pensato, ingenuamente, che anche questo mio atto avrebbe contribuito a fare assumere una decisione più opportuna e ragionevole a tutti gli oppositori a questa nefanda amministrazione. Purtroppo non è stato così. Pure un grande uomo delle Istituzioni come Arnaldo Forlani, scomparso proprio qualche mese fa, soleva dire che la “Politica è la costante ricerca del componimento delle posizioni diverse”. Evidentemente, a Squillace, questa norma non ha trovato casa. Ed allora bisogna adeguarsi alla nuova realtà». Secondo Mesoraca, occorre rimboccarsi le maniche e lavorare affinché il prossimo giugno si possa voltare definitivamente pagina. «È quello – sottolinea – che vuole la maggioranza dei cittadini. E questa volta, sono certo, gli elettori lo faranno perché sapranno votare e scegliere bene. Io mi auguro, però, che la campagna elettorale, di fatto già aperta, possa svolgersi nella maniera più democratica e rispettosa possibile. Mi auguro che possa essere una battaglia politica sulle idee e sulle proposte. Mi auguro che saranno messi da parte i risentimenti e le offese personali per dare spazio al confronto serio sui programmi e sul futuro della nostra città. Mi auguro che, incontrandoci per le vie, in piazza o in qualsiasi altro posto, metteremo da parte gli eventuali rancori, lasceremo a casa il ghigno e continueremo a sorriderci ed a parlarci, come sempre, da amici. Qui non è in gioco il prestigio di questo candidato o dell’altra. Qui è in gioco la gloria di una Città destinata al declino totale, di una Città senza prospettive». E, parafrasando il compianto presidente Guido Rhodio, Mesoraca dice che «siamo giunti a Squillace ad una “svolta storica nella quale ognuno deve portare il proprio contributo perché essa non sia una svolta involutiva, ma sia momento reale di crescita e di avanzamento”. Ecco perché bisogna vincere, vincere bene e, per usare una metafora calcistica, bisogna vincere con una squadra organizzata e forte in ogni ruolo perché il cammino sarà lungo e tortuoso. Ma, alla fine, la “partita” si vincerà».
Carmela Commodaro

Indietro