Si è concluso con grande successo il festival diretto dai maestri Macrì, Zinetti e Muscia
CHIARAVALLE CENTRALE – La seconda edizione del Festival della Musica di Chiaravalle Centrale si è conclusa confermandosi come un evento di grande rilievo artistico e una manifestazione capace di coniugare cultura, turismo e sviluppo locale in un’unica, armoniosa sinfonia.
Iscritti da tutto il mondo
La manifestazione, organizzata dall’associazione di promozione sociale “De Artibus et Disciplinis” sotto la direzione artistica dei Maestri Vincenzo Macrì, Giampaolo Macrì, Stefano Zinetti e Magda Muscia, ha regalato al pubblico tanti giorni di straordinaria arte. Nell’arco di una settimana, ha proposto ben sei concerti e coinvolto più di 53 musicisti provenienti da quattro nazioni diverse, offrendo cento ore di masterclass.
I patrocini
Il festival ha goduto del patrocinio dell’amministrazione comunale di Chiaravalle Centrale e della collaborazione del Conservatorio di Musica “F. Torrefranca” di Vibo Valentia e dell’Istituto Comprensivo di Chiaravalle Centrale, arricchendo la scena musicale con la partecipazione di eminenti artisti internazionali. Nomi come Ugo Tarquini nel canto lirico e vocalità, Giuseppe Vaccaro al pianoforte e lirica, Giovanni Mazzarino nel jazz, Alessandra Rombolà al flauto, Giancarlo Palena alla fisarmonica e Edoardo Zotti al saxofono hanno reso il tutto un grande spettacolo.
Educazione, formazione, concerti
L’importanza data all’educazione musicale e alla formazione, una delle peculiarità distintive di questo festival, si è espressa attraverso concerti organizzati presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo, con protagonisti sia gli allievi che i maestri. Particolarmente atteso è stato il concerto sinfonico del 28 luglio presso il Teatro Impero, organizzato grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale e l’Orchestra Sinfonica “Brutia”.
Cultura e turismo
Il festival non si è limitato a essere una mera occasione di ascolto e formazione musicale, ma è diventato un elemento attrattivo per tutto il comprensorio delle Preserre catanzaresi, rappresentando così una significativa opportunità di sviluppo e valorizzazione culturale, turistica ed economica per il territorio.
Chiaravalle ponte tra culture
La città di Chiaravalle Centrale si è riconfermata come un vivace e apprezzato palcoscenico a livello internazionale. Il Festival della Musica “Città di Chiaravalle Centrale” ha dimostrato di poter essere un ponte tra generazioni, culture e professioni, e ha consolidato il suo ruolo come evento di grande importanza artistica e culturale. Il successo della seconda edizione ha confermato le elevate aspettative del pubblico e della critica, annunciando già l’attesa per la prossima edizione.
L’intervista al Maestro Macrì
“Il Festival della Musica Città di Chiaravalle Centrale è nato dall’idea di quattro musicisti: io e mio fratello Giampaolo Macrì, Magda Muscia e Stefano Zinetti, fondatori dell’Associazione di Promozione sociale De Artibus et Disciplinis con sede a Chiaravalle – ha affermato il Maestro Vincenzo Macrì. – Dopo aver spesso dovuto portare avanti i nostri studi oltre i confini della regione o addirittura all’estero, abbiamo sentito la necessità di creare le condizioni affinché il nostro territorio potesse ospitare i migliori docenti, evitando così ai giovani musicisti l’incombenza di dover emigrare per la loro formazione”.
Il Maestro Macrì ha aggiunto: “La prima edizione nel 2022 ha visto la partecipazione di nomi illustri del panorama musicale nazionale e internazionale. L’edizione di quest’anno, tenutasi dal 24 al 29 luglio, ha confermato e ampliato queste collaborazioni, con l’attivazione di quattro corsi tenuti da docenti di alto livello come Alessandra Rombolà (flauto), Giancarlo Palena (fisarmonica), Edoardo Zotti (saxofono) e Ugo Tarquini e Simone Marziali (canto lirico)”.
“I corsi – ha poi spiegato – sono stati accolti con grande entusiasmo dai partecipanti, alcuni dei quali provenienti da lontano come Polonia, Russia e Cina. I nostri allievi hanno avuto l’opportunità di dimostrare i progressi ottenuti durante le intense giornate di studio esibendosi nei concerti tenuti durante il Festival, curati dai rispettivi maestri”.
“Spostando l’attenzione sulle ricadute economiche delle nostre attività sul territorio – uno dei passaggi dell’intervista – possiamo affermare con orgoglio che il festival ha generato un indotto di circa 12mila euro tra alloggi, ristorazione, concerti e altri eventi”.
“Grazie al bilancio estremamente positivo delle prime due edizioni – ha concluso Macrì – l’associazione sta già lavorando all’edizione 2024. Siamo consapevoli della forza della collaborazione tra l’amministrazione comunale di Chiaravalle Centrale e le varie realtà territoriali e guardiamo con gratitudine al nostro pubblico, che ha sempre l’ultima parola rispetto alle iniziative proposte”.