SOVERATO – Un dialogo tra scienza e fede, una serata ricca di pensiero e riflessioni, a Soverato, promossa dalla locale sezione dell’Unione cattolica italiana insegnanti, educatori, dirigenti e formatori. Francesco Pungitore, scrittore e docente di Filosofia e Scienze Umane, e don Ferdinando Fodaro, catecheta e dottorando in Teologia Dogmatica, hanno condotto un dibattito affascinante e articolato, stimolato dalla presentazione del libro “Metafisica dell’intelligenza artificiale”.
L’evento Uciim ha attirato un pubblico numeroso e qualificato. La serata, introdotta dalla vicepresidente nazionale dell’Unione cattolica insegnanti, Marialuisa Lagani, ha toccato vari aspetti dell’IA e del suo impatto sulla società, tra cui didattica, etica, diritto, economia, lavoro e filosofia.
Pungitore ha parlato del suo libro sottolineando il potenziale dell’intelligenza artificiale come forza di progresso collettivo per l’umanità, ma ha anche enfatizzato la necessità di un uso consapevole, soprattutto tra le giovani generazioni. “Non dobbiamo chiedere all’IA di spiegarci chi è Dio o qual è il senso dell’esistenza, a queste domande dobbiamo rispondere con il nostro cuore e la nostra fede. L’IA è, invece, uno strumento che può facilitare tanti compiti della nostra vita quotidiana, liberando spazi per la nostra vera essenza umana. L’IA, paradossalmente ma non troppo, ci renderà più umani” ha affermato Pungitore, declinando il suo pensiero con tanti, illuminanti esempi concreti.
Don Ferdinando ha arricchito il dibattito sottolineando i passaggi chiave del libro e confermando la visione positiva e costruttiva dell’autore. Il pubblico ha partecipato con grande attenzione e interesse, ponendo numerose domande e contribuendo a rendere l’evento un significativo momento di confronto e crescita culturale.
La serata ha riaffermato il ruolo dell’Uciim come motore di confronto culturale nel territorio, promuovendo il dialogo su questioni cruciali e attuali come l’IA e il suo impatto sulla società. Un successo indiscutibile per un evento che ha messo in luce l’importanza di un approccio consapevole e umano all’intelligenza artificiale.