Il cantautore e psicoterapeuta di origini calabresi rivoluziona il concetto di concerto, unendo arte e scienza in uno show senza precedenti
La sala gremita risuona di applausi intensi e sinceri. Adriano Formoso, calabrese di origine, ma milanese d’adozione, ha appena concluso il suo Formoso Therapy Show. Un evento sold out che ha non solo emozionato e divertito il pubblico, ma che ha anche offerto un’esperienza unica nel suo genere. Formoso, conosciuto come cantautore, è anche un rispettato psicoterapeuta e fondatore della Neuropsicofonia. Ha saputo sfruttare il suo background scientifico per creare una forma d’arte unica, utilizzando le sue musiche, ricche di frequenze acustiche particolari ed originali sonorità, per migliorare lo stato di salute a livello neuro-psicofisiologico dei presenti. Non è semplicemente un artista, né solo un uomo di scienza: Formoso rappresenta un raro esempio di chi ha compreso come unire queste due sfere apparentemente distanti. Il suo intenso approccio, ironico e provocatorio, ha generato una cascata di applausi, risate e riflessioni profonde sull’essere umano e la sua esistenza. Il Formoso Therapy Show non è solo un concerto, ma un’esperienza terapeutica. La band di Formoso è rigorosamente accordata a 432 Hz, una frequenza che induce risonanza con le cellule e gli organi del corpo umano e della natura. La serata si è trasformata in una miscela tra un concerto e una sessione di psicologia profonda. Con la regia di Samuel Maverick Zucchiati e i meravigliosi effetti visivi di Luigi Ferreri, ogni brano è stato legato a informazioni utili ed esempi pratici per migliorare il benessere psicofisico dei presenti. Il tema della serata ha toccato vari argomenti, dalla comunicazione tra adulti e ragazzi, all’importanza dei primi anni di vita, passando per l’ansia e la depressione, per concludere con il tema dell’amore. Il Formoso Therapy Show è una rivoluzione, un viaggio tra musica e psicologia, una serata che ha segnato un punto di svolta nella scena culturale di Milano. Adriano Formoso ha dimostrato come l’arte possa andare ben oltre l’intrattenimento, diventando uno strumento di guarigione e di crescita personale. Un’esibizione che ha trasformato il concetto di concerto, dimostrando quanto l’arte e la scienza possano efficacemente camminare fianco a fianco.