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Si intitola “Vivarium ed i suoi scriptoria: scrigno di cultura, convivialità e fede” la mostra storico-artistica che sarà inaugurata l’8 luglio al museo diocesano di arte sacra di Squillace. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto diocesano integrato “MAB: musei, archivi, biblioteche”, terza edizione, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana con il contributo 8×1000, dai tre enti culturali Museo-Archivio-Biblioteca dall’arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace, in collaborazione con l’Istituto di studi su Cassiodoro e sul Medioevo in Calabria e con la Pro loco di Squillace. L’esposizione rimarrà aperta fino al 23 settembre. Don Maurizio Franconiere, incaricato diocesano per i beni culturali ecclesiastici e direttore del museo diocesano d’arte sacra di Catanzaro-Squillace, l’8 luglio, alle ore 18, farà i saluti istituzionali e l’introduzione alla mostra. Il progetto diocesano nasce dal bisogno di contestualizzare una figura come quella di Flavio Magno Aurelio Cassiodoro nel territorio di nascita, ricreandone, fin dove possibile, gli ambienti in cui la sua attività culturale e cristiana ha avuto il suo naturale compimento. Il percorso verterà essenzialmente sulla ricostruzione fisica dell’ambiente di studio e di lavoro dei monaci di Vivarium all’interno delle sale espositive del Museo diocesano, nella sede di Squillace, dove saranno collocati alcuni volumi antichi e pergamene di proprietà della biblioteca e dell’archivio diocesani di contenuto classico e cristiano. La mostra si correderà di pannelli esplicativi sull’attività degli scriptoria e di oggetti in uso nel tempo a completamento scenografico dell’ambiente riprodotto. La mostra e l’apparato didattico che la supporta, sono stati allestiti in armonioso dialogo con le opere presenti abitualmente nel museo. Il percorso espositivo è arricchito dalla presenza di numerosi volumi che aiuteranno il fruitore a percepire la ricchezza di quell’ambiente bibliografico così importante per la formazione culturale dei monaci. Durante il corso della mostra, gli operatori didattici svolgeranno dei laboratori incentrati sull’arte, sulla copiatura, scrittura e lettura dei testi sviluppati in sinergia con gli enti culturali della diocesi e con le associazioni del territorio, rivolti alle diverse categorie di utenza. Contestualmente, ulteriori volumi, saranno in mostra nelle sale dell’Istituto di studi su Cassiodoro e sul Medioevo in Calabria, nella casa della cultura, a Squillace. L’obiettivo è quello di proporre, attraverso le interazioni con il territorio, un servizio di assistenza, un momento di comunione, di condivisione e di comunità, attraverso un’attività non solo culturale ma anche spirituale: dalla storia del passaggio dei libri tramandati attraverso la copiatura, all’importanza della diffusione della “Parola” nella società, un vero e proprio processo di produzione culturale all’interno di un sistema di welfare che coniughi i benefici della cultura sul benessere degli individui.
Carmela Commodaro

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