Il Disegno di legge Calderoli che vuole introdurre la possibilità per quelle Regioni a Statuto Ordinario che né faranno richiesta, l’intesa di poter gestire autonomamente la Competenza esclusiva di 23 materie oggi di Competenza esclusiva o di competenza Ripartita e Concorrente dello Stato centrale tra cui Organizzazione Sanitaria e scolastica rischia di frantumare l’indivisibilità e l’Unità della Repubblica per come sancita dalla Costituzione. Concretamente l’Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e l’Upi l’Unione delle Provincie Italiane si è espressa contro la scelta fatta dalla Conferenza Stato Regioni in cui i
Presidenti delle Regioni , Rappresentanti legali delle Regioni hanno dato invece il via libera.
Il Consiglio Comunale di Cosenza ed il Consiglio Comunale di Lamezia Terme hanno approvato un’atto d’indirizzo che impegna la massima assise democratica locale contro questo disegno di legge scellerato.
E’ importante che tutti i Consigli Comunali dei Comuni Meridionali si pronuncino contro un disegno di legge che rischia di ridurre ad una appendice il Meridione d’Italia e anche quelle Regioni più povere del Centro e del Nord. Il cosiddetto Regionalismo differenziato reintroduce le gabbie salariali negli stipendi tra gli insegnanti tra regioni che possono permettersi di bandire concorsi pubblici regionali , dove i Vincitori di concorso dopo anni d’insegnamento non possono chiedere il trasferimento alla propria Regione perché questi concorsi non sono riconosciuti dalla Validazione del Ministero della Pubblica Istruzione. In materia Sanitaria alla Regione Calabria ogni anno vengono trasferiti tre miliardi e mezzo di euro di questi 396 milioni di euro ogni anno vengono decurtati per essere trasferite in modo particolare alla regione Lombardia dove i calabresi vanno a curare le patologie più gravi finanziate dalla cosiddetta mobilità passiva. Un dato su tutti la Lombardia ha un Prodotto Interno Lordo di 400 miliardi all’anno, la Calabria di 36 miliardi all’ anno, in più con il Principio della invarianza finanziaria trattiene anche il residuo fiscale delle materie su cui firmerà l’intesa con lo Stato Centrale, senza che il Parlamento possa presentare emendamenti e quindi aprire una discussione. Bisogna cominciare come meridionali a produrre atti Concreti, come ha fatto il Consiglio Comunale di Lamezia Terme e Cosenza e non aprire discussioni inutili che poi non producono nulla di Concreto. Per il Sud questa partita rischia di generare una spirale di marginalizzazione che può penalizzare la qualità della vita di un bacino di 22 milioni di abitanti. Bisogna chiedere conto specie a chi tra i Parlamentari Meridionali non differenzia la propria posizione per condividere scelte che favoriscono altri Territori, e chiedere a chi rappresenta i cittadini negli Enti Locali di fare meno Documenti e invece di approvare più delibere di Consiglio. Questa è una materia dirimente in cui il Sud deve marciare unito.
Felice Caristo Esperto Tematiche Costituzionali