In merito all’ordinanza emanata del 20 aprile scorso con cui il sindaco di Squillace Pasquale Muccari ha vietato l’utilizzo dell’acqua dei rubinetti nel centro storico, in seguito alla comunicazione da parte del Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asp di Catanzaro con cui è stato comunicato l’esito delle analisi di laboratorio effettuate dall’Arpacal (campioni non conformi a causa della presenza di torbidità), arrivano le precisazioni dello stesso sindaco vista la preoccupazione che molti cittadini stanno manifestando anche sui social. Muccari tiene a precisare che «l’ordinanza non è riferita a esami batteriologici o chimico-fisici, ma solo alle caratteristiche organolettiche, cioè alla torbidità. Quando si produce un’ordinanza di non potabilità si avviano una serie di procedure che richiedono tempo. Noi abbiamo incaricato la ditta che esegue il controllo interno perché intervenisse per fare gli esami interni che saranno prodotti all’Asp al fine di revocare l’ordinanza. Ogni allarmismo è eccessivo perché, se ci fosse stato pericolo per quanto riguarda esami tossicologici e batteriologici, saremmo stati prontamente avvisati. Invito, quindi, la popolazione alla massima tranquillità e all’utilizzo dell’acqua come da ordinanza». L’ordinanza riguarda, in via cautelativa, il divieto dell’utilizzo dell’acqua per uso alimentare, il lavaggio e la preparazione degli alimenti, igiene orale, lavaggio stoviglie o utensili da cucina, lavaggio apparecchiature sanitarie, lavaggio oggetti per l’infanzia. L’acqua, invece, può essere usata per la pulizia della casa, per il funzionamento degli impianti sanitari e per l’igiene della persona con l’esclusione di quanto indicato tra i divieti.
Carmela Commodaro

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