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L’uomo, secondo i carabinieri, per scappare ha manomesso il braccialetto elettronico .Si è dato alla fuga dopo aver rotto il braccialetto elettronico, Massimiliano Sestito, 51enne di Rho, ritenuto affiliato alla cosca della ‘ndrangheta catanzarese Iozzo-Chiefari-Procopio. L’uomo è evaso nella serata del 30 gennaio dall’abitazione dove stava scontando la detenzione domiciliare in casa del padre a Pero, nel Milanese. Pregiudicato per omicidio, traffico di droga e associazione mafiosa, Sestito è stato condannato a 30 anni per l’omicidio dell’appuntato dei carabinieri Renato Lio, ucciso il 20 agosto 1991 a Soverato e all’ergastolo per aver freddato il boss Vincenzo Femia, a Roma, 10 anni fa. L’uomo era in attesa di una sentenza della Cassazione per un altro omicidio, quello del boss Vincenzo Femia, esponente di spicco nel panorama criminale della Capitale, ucciso da un commando il 24 gennaio in località Castel di Leva, all’estrema periferia di Roma. Con la nuova condanna è probabile che Sestito potesse rientrare in carcere e perdere i benefici della detenzione domiciliare.

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