Il diniego della Regione al progetto del parco eolico nel Comune di Monterosso, esplicitato nelle scorse settimane, non può che far piacere al Movimento Ambientalista delle Preserre, che raccoglie e coordina diverse associazioni e movimenti impegnati nella difesa del territorio. In premessa, occorre sottolineare l’importanza dell’impegno delle amministrazioni comunali interessate nel contrastare questo ennesimo progetto di mortificazione del paesaggio. Ribadiamo infatti la necessità dell’impegno reale di tutte le componenti della società civile se davvero si vuole tutelare e far crescere la nostra terra: le amministrazioni comunali non possono girarsi in maniera rassegnata dall’altra parte, così come le popolazioni non possono far finta di nulla e le associazioni devono davvero impegnarsi, e non solamente sulla carta. Ciò detto calza a pennello per il progetto del parco eolico di San Vito. Che il buon senso e la logica vorrebbe aver subito un affossamento definitivo dalle motivazioni con le quali la Regione ha bocciato il parco eolico nel confinante comune di Monterosso. Quindi, in estrema sintesi, fra le altre: la tutela degli habitat di diverse specie vegetali e animali, alcune protette e l’effetto cumulativo con le pale degli altri impianti eolici che deturpano le montagne del circondario. Non solo, l’impresa costruttrice nel richiedere la proroga del parere di compatibilità ambientale del progetto del parco eolico di San Vito, ha sostenuto la “non variazione sostanziale” delle condizioni ambientali rispetto all’origine dell’iter, nel 2006. Peccato che nel frattempo: il Legislatore abbia decretato l’esigenza dell’ottenimento della Valutazione di Impatto Ambientale (Via) anche per questo tipo di progetti; che altri impianti eolici sono stati installati nel circondario; che finanche il progetto stesso è cambiato, riducendo il numero di pale da 25 a 14 ma quasi raddoppiando le dimensioni del rotore di ciascuna pala da 82 m a 140 m. Il Wwf, con il delegato regionale, ha prodotto delle osservazioni rispetto alla richiesta della società costruttrice del parco eolico, sperando che il Ministero possa tenerne conto con la dovuta attenzione. Frattanto, il Movimento Ambientalista delle Preserre, auspicando il sostegno concreto di chi si dice contrario agli impianti che devasterebbero per sempre la montagna di San Vito, si muoverà nelle prossime settimane per organizzare una nuova iniziativa pubblica per spiegare quanto sta succedendo e quanto sia importante questa battaglia per la difesa del territorio.