Dalla comunità di Amaroni giunge il forte grido del parroco, l’arciprete don Roberto Corapi, che ha sottolineato il progressivo allontanamento dell’uomo di oggi da Dio, perché, a suo avviso, «stiamo vivendo un blackout, cioè l’oscuramento totale della fede». «Viviamo oggi – ha affermato don Roberto – come se Dio non ci fosse e stiamo costruendo una società senza valori, senza Dio. La fede è a convenienza; fede che dorme, non alimentata più da niente. Per cui le nostre chiese sono sempre più vuote perche l’uomo crede di non avere bisogno più di Dio, rimanendo nel proprio io». Secondo don Roberto, questo oscuramento della fede è dovuto al poco interessamento della propria anima. «Nessuno – ha evidenziato – pensa più alla propria anima, alla sua salvezza, costruendo oggi un mostro di uomo, attaccato sempre di più agli istinti e al mondo. Da qui un blackout generale della fede che ti porta sempre di più fuori dalla parrocchia intesa non più come famiglia, ma come ufficio di collocamento e di servizi. Bisogna tornare a Dio, alla gioia della messa domenicale come festa dell’incontro con la comunità e con Gesù. Bisogna svegliarsi da questo cattolicesimo di convenienza e sterile è tornare a gustare la messa». Molto forte il monito di don Roberto in cui si evidenzia l’ardore e la passione di un prete come si presenta lui, prete di strada, essendo sempre fuori per incontrare l’uomo e il povero. «Oggi – ha sottolineato don Roberto – si è smarrito il senso di appartenenza a Cristo e la gioia di stare con lui. Non vedete il volto del cristiano che entra in chiesa per la messa domenicale? Un volto triste, un volto da cimitero. Il cristiano deve avere un volto gioioso, perché sa di essere incontrato da Cristo che suscita gioia e amore, non tristezza». Questo sacerdote si rivolge all’uomo di oggi e alla sua fede con un’ultima esortazione: «vi prego, ritornate a Dio, ripariamo questo blackout generale, possiamo, se tutti ci impegniamo, fare questo per la salvezza della nostra vita».

Carmela Commodaro

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