Si è conclusa positivamente l’esperienza giudiziaria di G.A., accusato del reato previsto e punito dall’art. 73 comma 1 e 4 del DPR 309/1990 per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente di tipo leggero (marijuana). Tutto è successo nella tarda serata del 26 maggio 2022 allorquando i carabinieri della Stazione di Tiriolo, durante un servizio perlustrativo e di prevenzione, avevano colto G.A. intento a prelevare un involucro contenente circa 100 grammi di marijuana dai cassonetti dell’immondizia posti al di fuori della propria abitazione e, all’esito della perquisizione personale e domiciliare, lo avevano tratto in arresto in quanto detentore di un quantitativo totale di grammi 125 di marijuana, posta in sequestro unitamente a bilancino elettronico, quale sostanza verosimilmente destinata allo spaccio a terzi.
Il Tribunale di Catanzaro, nella persona del giudice monocratico Dott. Strangis, all’esito del rito abbreviato, ha accolto la richiesta di assoluzione con formula piena avanzata dall’avv. Vincenzo Pizzari, difensore d’ufficio dell’imputato, e, malgrado la richiesta del P.M. di condanna a pena detentiva per anni due e mesi 8 ed alla multa per euro 12.000, ha pronunciato sentenza di assoluzione per insussistenza del fatto.
L’esito del giudizio riabilita la figura del G.A. da sempre estraneo a vicende di rilevanza penale

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