La due giorni di formazione e informazione rientra nel percorso del progetto “A carte scoperte”, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD con ente capofila il Centro Calabrese di Solidarietà “A Carte Scoperte”, progetto sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD – che mira al contrasto e alla prevenzione della ludopatia nelle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria – offrirà una due giorni formativa e informativa sul tema “ludopatia”. Il 27 e 28 ottobre, nella sala convegni del Museo MUSMI, in via Cortese a Catanzaro, si terrà l’evento dal titolo “A carte scoperte: cause del disturbo del gioco d’azzardo e terapie”. La due giorni di seminari, a cui hanno aderito con entusiasmo i Ser.d delle province coinvolte da progetto, varrà 16 crediti formativi agli assistenti sociali presenti. All’evento porteranno la loro testimonianza in qualità di relatori anche i professionisti che sono attualmente impegnati anche nella gestione dei servizi dei Centri Specializzati GAP, aperti nell’ambito del percorso progettuale, e che appartengono al Centro calabrese di solidarietà, ente capofila di “A Carte scoperte”, e ai soggetti partner: la Cooperativa Sociale Agorà Kroton Onlus; , il Centro di Accoglienza “L’Ulivo”, il centro di solidarietà “Il Delfino”, la cooperativa “Exodus Calabria”e la Cooperativa “La Casa del Sole”. “Con questo evento formativo di due giorni – spiega Silvia Saladino, responsabile del progetto ed esperta del Centro Calabrese di Solidarietà – miriamo non solo a rafforzare la conoscenza del fenomeno e delle terapie migliori davanti ad una platea di addetti al settore ma anche a rendere noti i servizi attivi ed offerti da “A Carte Scoperte” e quelli in via di apertura. Il nostro percorso progettuale, infatti, basa il suo fondamento su un approccio multidisciplinare che parte dalla prevenzione e arriva alla presa in carico e cura dei soggetti ludopatici. Tuttavia senza un lavoro di rete che coinvolga i territori, passando per i Ser.d e gli ordini professionali delle figure addette alla cura, il nostro lavoro rischierebbe di non avere ricadute a lungo termine”. Negli scorsi mesi, il progetto “A Carte scoperte” ha fatto il suo primo grande passo: sono stati inaugurati i sei centri specializzati GAP nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Crotone che stanno lavorando a pieno ritmo nel sostegno e la cura di soggetti con disturbo da gioco d’azzardo e delle loro famiglie. Inoltre “presto apriremo il nostro punto antiusura in un bene confiscato alla criminalità di cui daremo notizie in anteprima proprio nel corso della due giorni di seminari. Questo ulteriore tassello si pone come obiettivo il sostegno dei soggetti che, per colpa della dipendenza da gioco, corrono il rischio di compromettere la stabilità finanziaria propria e della famiglia d’appartenenza. Non mancheranno, infine, i percorsi di educazione finanziaria”, prosegue Silvia Saladino. La prima giornata – dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Catanzaro, Venturino Lazzaro, e della Dottoressa Sarah Urbano, Attività Istituzionali di Fondazione CON IL SUD- si aprirà con l’approfondimento del tema “Il disturbo da gioco d’azzardo in Calabria: dati ed evoluzione del fenomeno” per poi proseguire con il “Tavolo di lavoro: approcci metodologici “vincenti” e interventi di diagnosi precoce nei Centri Specializzati GAP calabresi”. La seconda ed ultima giornata di questo percorso di formazione, invece, affronterà le seguenti tematiche: “L’importanza dell’educazione finanziaria nella lotta al GAP”; “Le problematiche correlate alla disturbo da gioco d’azzardo: il rischio di sovraindebitamento ed usura” e “L’impatto sulla famiglia: disturbo da gioco d’azzardo e violenza intrafamiliare”. Chi fosse interessato ad iscriversi alla due giorni di seminari gratuiti potrà farlo rivolgendosi ai seguenti contatti: mail centrostudi@ccscatanzaro.it – tel. 096161621 ALTRE INFORMAZIONI SUL PROGETTO A CARTE SCOPERTE: “A Carte Scoperte”, progetto sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, mira al contrasto e alla prevenzione della ludopatia nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Crotone. Al percorso lavorano il Centro Calabrese di Solidarietà in qualità di soggetto capofila, affiancato da una rete di 21 partner tra enti del terzo settore, istituzioni pubbliche e private così composta: la Cooperativa Sociale Agorà Kroton Onlus, l’Associazione Chiron, l’Associazione Milone-InformagiovaniKr, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone, la Camera di Commercio di Catanzaro, la Caritas Diocesana di Catanzaro-Squillace, il Centro di Accoglienza “L’Ulivo”, il centro di solidarietà “Il Delfino”, il Comune di Castiglione Cosentino, il Comune di Catanzaro, il Comune di Reggio Calabria, il Comune di Tortora, la Cooperativa Sociale “Eureka”, la società European Development Consulting, la cooperativa “Exodus Calabria”, la Cooperativa “La Casa del Sole”, la Cooperativa “La Casa di Miryam”, la Provincia di Cosenza, la Provincia di Crotone e l’Università della Calabria. IL progetto della durata di 26 mesi mira a fornire soluzioni sostenibili per fronteggiare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico in Calabria, proponendo un modello di intervento condiviso e innovativo che risponda: alla difficoltà di organizzare forme strutturate di cura; all’assenza di linee di ricerca specifiche nel campo delle dipendenze senza uso di sostanze; alla volontà di usare le potenzialità delle nuove tecnologie a scopo preventivo e di contrasto delle dipendenze comportamentali.