Appuntamento domani alle ore 19 in Piazza Maria Ausiliatrice con “La Calabria contro il caro energia”: sul palco le imprese piegate dallo shock energetico

“Dare voce a chi non ce l’ha”. E’ lo spirito della manifestazione “La Calabria contro il caro energia” che si svolgerà domani (20 settembre) a Soverato. Appuntamento alle ore 19 in Piazza Maria Ausiliatrice. Iniziativa promossa da “titolari di aziende, commercianti, rappresentanti del grande mondo delle piccole e medie imprese, artigiani, contadini, panificatori, ristoratori, autotrasportatori, ma anche, molto più semplicemente, cittadini: padri e madri di famiglia piegati dallo shock energetico dell’ultimo anno e, oggi, in grande difficoltà economica”. “Cosa vogliamo?” spiega la nota stampa di presentazione diffusa dall’organizzatore, l’imprenditore soveratese Giovanni Sgrò. “Dare voce – è scritto – a chi, finora, non ha potuto esprimere compiutamente tutto il proprio disagio. Ma che questo giorno non sia interpretato solo come uno sfogo, un mettere in piazza, spettacolarizzandola, la nostra sofferenza. Noi abbiamo delle proposte, concrete, realizzabili nell’immediato. La politica, se verrà, dovrà essere presente solo per ascoltare”. “A chi ci rivolgiamo? – prosegue il comunicato – Alla Regione e al Governo, affinché ognuno, nell’ambito delle proprie competenze, intervenga con urgenza a tutela del lavoro e delle famiglie”. “Dalla fine del 2021 – sottolinea Sgrò – aziende e famiglie sono schiacciate dai costi energetici. Le risposte arrivate finora sono assolutamente insufficienti”. Spazio, dunque, alle proposte: “Al Governo chiediamo: credito d’imposta al 45 per cento; un taglio coraggioso del cuneo fiscale con restituzione dei soldi in busta paga direttamente al lavoratore; norme chiare sulla transizione ecologica, che non sia come il metano per l’autotrasporto che oggi è diventato meno conveniente della benzina; interventi seri e decisi contro le speculazioni finanziarie sulle borse europee dell’energia e contro gli extraprofitti delle multinazionali; rateizzazione in 5 anni dei pagamenti delle bollette di luce e gas; incentivi e ristori per ammodernamento attrezzature ed elettrodomestici a basso consumo a imprese e famiglie; politiche che favoriscano le rinnovabili, rendendole convenienti e di più facile utilizzo, anche in termini di minore burocrazia per i nuovi impianti per l’autoconsumo. Alla Regione chiediamo: chiarire il paradosso delle rinnovabili, reimmettendo in rete il surplus produttivo calabrese da eolico e idroelettrico a prezzi calmierati di cui possano beneficiare le comunità locali; sostegni a imprese e famiglie, con azioni mirate che favoriscano il lavoro, la ripresa economica e i consumi”. Alla manifestazione hanno dato adesione le principali sigle sindacali, le associazioni di categoria e numerosi imprenditori calabresi.

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