Riceviamo e pubblichiamo
«Una rigorosa premessa: il presente vuole essere un piccolo contributo posto in essere da una persona ormai anziana come il sottoscritto senza alcuna pretesa personale, se non quella di chi ha nel cuore e nella mente la passione per la Politica e per il bene della Città. Le due recenti iniziative su fronti opposti tenute nella ex Nobile Città di Squillace, devono essere salutate positivamente da parte di tutti. Le due recenti iniziative hanno una doppia valenza positiva per Squillace. Sia nel senso di un ritorno della Politica, quella vera, sia nel senso di un ritorno della nostra Città come protagonista di questo ritorno. Un punto di svolta dopo che, per decenni, la Politica è sparita trascinando, con sé la visibilità positiva che la nostra Città aveva avuto ad ogni livello, lasciando il posto a pateracchi personalistici i cui esiti sono sotto gli occhi di tutti. Naturalmente, anche nel periodo d’oro, ad avviso dello scrivente, vi furono delle storture. A partire dalla scelta di un modello di crescita che guardava più allo sviluppo che al progresso, puntando legittimamente sul terziario a discapito di altri settori, per cui finita, ahimè, l’epoca del “ posto” oggi ci si trova a confrontarsi con una situazione allarmante, dove si vive di pensioni e di sussidi, con nessuna prospettiva di crescita. E’ questa, beninteso, una analisi che non vale niente e lascia il tempo che trova. Quello che è importante sottolineare è che bisogna ripartire dal confronto politico che tanto bene ha fatto, comunque, alla nostra Città. Un confronto politico che, una volta per tutte, si liberi dai destini personali delle persone. Un confronto politico che, una volta per tutte, si liberi dalle ricerche delle colpe. Un confronto politico che, una volta per tutte, si liberi dai pregiudizi. Un confronto politico che, una volta per tutte, si liberi dal passato. Un confronto politico che, una volta per tutte, guardi al futuro nella assoluta certezza che le colpe e i meriti di chi ha amministrato nel tempo sono sotto gli occhi di tutti. Un confronto politico vero, che abbia come protagonista una classe dirigente locale unanimemente riconosciuta a livello provinciale e regionale. La sfida che aspetta chi si vorrà proporre alla guida della nostra Città non è semplice. Si dovrà ripartire dalle cose elementari, giusto per intenderci, dal rispetto della segnaletica stradale, per passare ad una idea di progresso sostenibile, inteso come ordito di una trama fatta di recupero del centro storico, turismo, artigianato, apertura verso il comprensorio, solidarietà verso chi è rimasto indietro. Tutto questo nell’assoluto rispetto delle idee di tutti e nella consapevolezza che il confronto sia una ricchezza e i pateracchi, per come ampiamente dimostrato, una assoluta disgrazia. Alla fine chi avrà più filo da tessere, tesserà. Un filo fatto di presenza e rapporti sul territorio. Un filo fatto di disponibilità all’ascolto.
Un filo fatto di capacità di dare risposte, concrete, ai bisogni, sempre più pressanti, dei cittadini. Un filo fatto di volontà di pensionare definitivamente strateghi e tristi pupari che hanno fatto il loro tempo. Buona Fortuna a tutti. Buona Fortuna Squillace».