Dopo che con la lirica “Il cuore e le pietre” aveva vinto a Cesena il primo premio assoluto “La casa rossa”, adesso, con la silloge “Pane e amore”, è entrato nella terna dei vincitori del concorso internazionale “L’Alloro di Dante” di Ravenna organizzato dal Centro dantesco e dal gruppo “Rinascimento poetico”, aggiudicandosi il secondo premio tra centinaia di autori partecipanti italiani e stranieri. Parliamo di Vincenzo Ursini, tornato alla poesia dopo oltre 30 anni. Noto soprattutto come editore e presidente dell’Accademia dei Bronzi con la quale organizza il premio “Alda Merini” Ursini si conferma subito come uno dei più qualificati autori calabresi. “Pane e amore” – scrive la giuria del premio “L’Alloro di Dante”, presieduta dal professore Alberto Casadei e composta da Paolo Gambi, Antonella Corna, rispettivamente fondatore e vice presidente di Rinascimento poetico, Luca Isoardo e Sara Fusaro – è una silloge che celebra il mistero della natura e dell’uomo, entità lontane eppure inscindibili, da sempre in bilico tra umanità e fatalismo, nella continua lotta delle alterne forze, dove a vincere è l’amore”. La premiazione si è svolta nella basilica di San Francesco di Ravenna. Ursini, assente per motivi personali, è stato rappresentato dal poeta Michele Grigato, anch’egli tra i finalisti con la silloge “Intervalli d’anima”. Nato a Petrizzi nel 1954 Vincenzo Ursini vive a Catanzaro. Editore, paroliere iscritto alla Siae, presidente dall’Accademia dei Bronzi, associazione culturale internazionale da lui fondata. Ha pubblicato: “Senza frontiere” (Perri, 1973), “La terra dei padri” (Gabrieli, 1974), “L’esule” (Gabrieli, 1976), “Storie di periferia” (Gabrieli, 1977). Di prossima pubblicazione il volume “Eravamo comunisti” (selezione di poesie e canzoni). È stato insignito del Premio di Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ha vinto decine di concorsi letterari tra i quali si ricordano i premi: “Regium Julii”, Reggio Calabria, 1973 (Medaglia d’oro del Presidente del Consiglio dei Ministri), “Unione culturale calabrese”, Catanzaro, 1974; “Pier Paolo Pasolini – Musagete”, 1976, “Unione culturale Calabrese”, 1976, “San Nicola Arcella”, (Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica), 1982; “Nepetia”, Amantea 1983; “Franco Loria”, Crotone 2017; “La terra rossa”, Cesena, 2022; “L’Alloro di Dante”, Ravenna, 2022. Ha promosso e presieduto centinaia di iniziative artistico-letterarie tra le quali il premio “Città di Valletta” (realizzato per dieci anni consecutivi a Malta, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Maltese che consegnava personalmente i riconoscimenti ai vincitori) e il premio “Alda Merini” del quale, quest’anno, si è celebrata la decima edizione.
Carmela Commodaro