Il parroco di Amaroni don Roberto Corapi è stato premiato a Gioia Tauro e nominato socio onorario dell’associazione “Centro Culturale Cassiodoro” assieme al sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio, a don Massimo Cardamone postulatore diocesano della causa cassiodorea, a Claudio Tassoni commercialista e a Franco Funari imprenditore, alla presenza del vescovo della diocesi di Oppido-Palmi mons. Franco Milito, al presidente dell’associazione culturale Cassiodoro don Antonio Tarzia, al pittore Mimmo Morogallo, al professore Alfredo Focà dell’università Magna Grecia e all’architetto Cosimo Griffo. Nell’ambito del Premio Cassiodoro il Grande, si è svolto anche un incontro culturale sul servo di Dio Flavio Magno Aurelio Cassiodoro nella sala convegni “Le Giare” di Gioia Tauro. Soddisfatto don Roberto Corapi per questa onorificenza. La motivazione del premio l’ha letta don Tarzia, che ha avuto parole di elogio verso questo sacerdote, che è attualmente parroco di Amaroni, per il suo lavoro pastorale in mezzo alla gente e in mezzo ai giovani. «La comunità di Amaroni – ha affermato don Tarzia – è fortunata ad avere don Roberto che sta facendo un lavoro grandioso ed è diventato un punto di riferimento per grandi e piccini. Tutti cercano don Roberto per qualsiasi cosa e questo è grandioso per una comunità». Anche don Roberto si è ritenuto scelto da Dio per questo premio ed ha ringraziato tutti i presenti, il vescovo Milito suo professore in Seminario e in modo particolare don Tarzia che lo sta facendo innamorare della figura di Cassiodoro. «Sono onorato – ha affermato don Corapi – di ricevere questo premio qui a Gioia Tauro e di fare parte come socio onorario dell’associazione». A premiare don Corapi è stato proprio il vescovo Milito, che ha espresso parole di elogio verso questo giovane sacerdote, conosciuto nella formazione, che lo ha sempre contraddistinto per il suo amore verso Gesù e per la sua gioia contagiosa che sa dare a tutte le persone che incontra sul suo cammino, fino a definirlo “don Smile” per il suo sorriso stampato sul suo volto.
Carmela Commodaro