L’innovazione farmaceutica per un futuro in salute e il tema della leadership sono stati al centro del seminario che ha visto la partecipazione del Dottor Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria, l’Associazione Italiana delle imprese del farmaco, alla presenza di numerosi studenti e docenti, nell’Auditorium del Campus dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Un’iniziativa scientifica molto partecipata e che ha aperto interessanti spunti di riflessione sulle prossime sfide che si aprono nell’ambito della salute e dell’industria farmaceutica per nuovi percorsi di personalizzazione delle cure, circa il 42% di nuovi farmaci sono destinati, infatti, alla medicina personalizzata, e nuovi modelli di ricerca e sviluppo pronti a farsi strada, orientati alla massima innovazione tecnologica e digitale (a partire dalla telemedicina), considerata la crescita esponenziale, di oltre il 14%, degli investimenti nel settore che potrà innescare una crescita virtuosa per un futuro realmente in salute per tutti e la sostenibilità del welfare. Il seminario, organizzato dall’Ateneo di Catanzaro con il patrocinio di Farmindustria, si è aperto con i saluti del Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Prof. Giovambattista De Sarro, e del Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Prof. Agostino Gnasso. Il Rettore Giovambattista De Sarro ha ripercorso le tappe più significative del percorso professionale di Massimo Scaccabarozzi, che, oltre ad essere dal 2011 Presidente di Farmindustria, è Presidente di Janssen Italia, l’azienda del Gruppo Johnson & Johnson. L’invito rivolto a tutti gli studenti presenti, tra cui anche i nuovi iscritti al Corso di Laurea in Medicina e Tecnologie Digitali, svolto in collaborazione tra UMG e UNICAL, è stato quello di trarre ispirazione dal racconto di quest’esperienza per essere sempre orientati al miglioramento continuo, mettendo impegno e passione nel lavoro che viene affidato, con umanità, visione del futuro, capacità di adattamento e slancio innovativo. “Gli anni della pandemia – ha evidenziato il Dottor Massimo Scaccabarozzi – sono serviti tantissimo. Tutti si sono resi conto del valore della salute, del fatto che la salute non debba più essere considerato un costo bensì un investimento. Abbiamo visto che cosa vuol dire quando non si ha una soluzione che ci consente di vivere bene, di vivere in salute e di vivere una vita sociale, che di fatto non abbiamo avuto in questi ultimi due anni. E’ stata un riconcorsa – ha proseguito il Dottor Massimo Scaccabarozzi in merito ai vaccini anti-covid- è stata una rincorsa grandiosa. Abbiamo cercato comunque di non far mai mancare le nostre risorse, che sono i nostri farmaci, a tutti gli altri malati che ne avevano bisogno. La cosa bellissima, in meno di due anni, è aver trovato un vaccino, un vaccino che ci consente oggi di tornare a condurre una vita che speriamo sia il più normale possibile. È stato uno sforzo da parte di tutti, una partnership importante con la comunità scientifica. Oggi la bella storia che raccontiamo – ha spiegato il Dottor Massimo Scaccabarozzi – sono le 140 milioni di dosi somministrate nel nostro Paese, 13 miliardi di dosi nel mondo, e soprattutto in Italia il 91% della popolazione sopra i 12 anni ha completato il ciclo vaccinale in meno di due anni: una storia bella da raccontare”. Sulla salute che verrà il Dottor Massimo Scaccabarozzi non ha dubbi: “Dovremmo passare dal curare al prenderci cura; prenderci cura delle persone nella loro interezza. Se riusciamo a fare questo, e il PNRR mette a disposizione tanti fondi che, ci auguriamo, non vadano sprecati, credo che faremmo cose belle per tutti i cittadini e soprattutto per tutti i malati che stanno aspettando i risultati del nostro lavoro”. Al termine del seminario il Rettore Giovambattista De Sarro, a ricordo dell’iniziativa, ha consegnato al Dottor Massimo Scaccabarozzi una pergamena e la spilla che riproduce il logo dell’Ateneo, una moneta brettia del III secolo a.c. raffigurante i Dioscuri a cavallo.