Riceviamo e pubblichiamo Duro il commento del Segretario Generale  Provinciale P.N.F.D di Catanzaro Ettore Allotta- traccia  un quadro inquietante della situazione che si sta prospettando e intravede un certo aggravamento della stessa.                     Attacco al sindacato di Polizia, violazione dei diritti e libertà sindacali, persecuzioni in pregiudizio del segretario provinciale di Avellino . Poiché è evidente che taluni atteggiamenti sconfinano oltre le leggi e violano il diritto alla libertà sindacale. Ancora oggi, – sottolinea Allotta – negli apparati statali appare il fenomeno del mobbing, delle vessazioni, e del fenomeno delle ritorsioni. Cioè non è piu’ tollerabile poiché gli Agenti di Polizia hanno il diritto di essere rappresentati dalle organizzazioni sindacali e le stesse organizzazione non possono essere oggetto di attacchi allorquando svolgono con diligenza la propria attività. La rappresentante sindacale subisce gravissime pressioni perché difende i poliziotti e i diritti degli stessi. Ma si dimentica che le persecuzioni, le ritorsioni e i diritti di tutti sono proprio i principali motivi per cui gli Agenti di Polizia lottano per tutelare il cittadino, sono i principali motivi per cui essi, cucendosi addosso la divisa come una seconda pelle, rischiano quotidianamente la loro vita ed è quanto mai opportuno che siano anche loro difesi e rappresentati dignitosamente dalle organizzazioni sindacali.

Il Sindacato di Polizia  si rivolge al Ministro dell’Interno per rappresentare una vicenda paradossale:

Egr. Signor Ministro, a seguito di pubblicazione della sentenza penale del Tribunale di Avellino nr. 2409/18 R.G. e 1763/17 R.G.N.R. depositata in data 29.12.2021, tre dirigenti sindacali appartenenti al sindacato di Polizia , denominato Polizia Nuova Forza Democratica , sono stati assolti dal reato a loro ascritto art.530 C.P.P. minaccia/violenza nei confronti di un dirigente, vice Questore aggiunto, all’epoca dei fatti, in servizio al commissariato di  Cervinara –Questura di Avellino- per non aver commesso il fatto e perchè il fatto non costituisce reato. Si apprende con stupore che il Questore di Avellino, in data 23.05.2022 ha sanzionato, a seguito di tale sentenza,  il segretario provinciale di Avellino, signor Repole Giuseppe con una pena pecuniaria nella misura di 1/30, sebbene fuori dal servizio, assumeva un comportamento non conforme al decoro ed alla dignità delle funzioni di un appartenente ai ruoli dell’amministrazione di Pubblica Sicurezza.

Siamo in una situazione paradossale

Tanto premesso si rilevano da tale vicenda, le seguenti evidenti  violazioni :  La scrivente organizzazione sindacale non ha ricevuto alcuna comunicazione dell’avvio del procedimento disciplinare nei confronti del proprio segretario , ai sensi dell’art. 32 comma 4 D.L. 12.05.95 NR. 195; omessa attività di monitoraggio da parte dell’ufficio centrale competente ai sensi dell’art. 32 D.P.R. 31.07.95 nr. 395;  Violazione dell’art. 34 comma 4 D.P.R. 254/99 (tutela del dirigente sindacale) ; Il  dirigente sindacale, nell’esercizio delle proprie funzioni, non è soggetto ai doveri della subordinazione gerarchica prevista da leggi o regolamenti. In tal caso l’azione disciplinare applicata dal Questore di Avellino nei confronti del sindacalista, quale segretario provinciale del sindacato di Polizia P.N.F.D., risulta, per eccesso di potere,  pretestuosa , infondata ed irregolare  rispetto alla normativa in materia ! L’ assoluzione con formula piena,  da parte del giudice del Tribunale di Avellino nei confronti dei tre dirigenti sindacali , ha motivato nella ricostruzione dei fatti, un’ analisi perfetta, conclusasi con l’assoluzione dei dirigenti sindacali per non aver commesso il fatto e perché il fatto non costituisce reato . Quanto esposto,  non concede in alcun modo al Questore, di dare vita ad un secondo a seguito di tale sentenza, attraverso l’utilizzo inappropriato ed illegittimo del regolamento di disciplina, per sanzionare un dirigente sindacale che nei fatti in argomento, evidenziano nella fase antecedente alla questione giudiziaria,  una notevole attività sindacale per denunciare le gravi carenze logistiche e igienico sanitarie  esistenti presso la Questura di Avellino e Commissariato di Cervinara . Probabilmente al Questore è poco chiara la differenza tra dirigente sindacale e agente di Polizia e forse avrà dimenticato  che, grazie alla riforma della sindacalizzazione in Polizia,  avvenuta nel 1981,  non esiste subordinazione gerarchica tra sindacalista e dirigente della Pubblica Amministrazione (Dipartimento di P.S.) ma pari dignità! Ed è proprio per questi motivi che se qualcuno si sente offeso può ricorrere all’autorità giudiziaria, come fece quel dirigente in servizio al Commissariato di Cervinara.  

Considerato il notevole danno causato all’organizzazione sindacale per la vicenda giudiziaria e le conseguenti ripercussioni sull’immagine politica  del sindacato e dei sindacalisti, che gli avvocati stanno esaminando per eventuali azioni risarcitorie;

ANNUNCIA

A data da stabilirsi una manifestazione davanti la Prefettura di Avellino per rivendicare la tutela dei dirigenti sindacali, le libertà sindacali e soprattutto,  la salute e sicurezza verso i lavoratori della Polizia di Stato.

Alla presente parteciperà anche il sindacato LI.SI.PO.

Conclude Allotta– Le Organizzazioni sindacali di tutto il territorio esistono per salvaguardare i diritti degli appartenenti e in questo specifico caso dei poliziotti e non possono essere continuamente vessate solo perché svolgono con grande zelo la propria attività e evidenziano – nel corso della loro attività – carenze all’interno degli Uffici, casi di mobbing, casi di suicidi, casi di livelli salariali inappropriati.

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