L’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago ha presieduto oggi nella basilica cattedrale di Squillace la solenne concelebrazione in onore di Sant’Agazio, centurione e martire, patrono della città e compatrono dell’arcidiocesi. Hanno partecipato alla solenne concelebrazione, oltre ai parroci locali e a numerosi sacerdoti e religiosi della diocesi, il sindaco di Squillace Pasquale Muccari, che a nome della comunità locale, ha offerto il cero votivo, proclamando la preghiera per ottenere la protezione di Sant’Agazio, assessori, consiglieri e autorità militari locali. Sono state amministrate anche 23 cresime ad altrettanti fedeli dell’intera diocesi. Mons. Maniago, nell’omelia, ha affermato che «la gioia della festa nasce dal fatto che è un atto di affidamento al Santo per ottenere sostegno nel cammino di fede. Il Signore è in mezzo a noi e ci parla. È bello vederlo all’opera con tanti cresimandi. Egli fa nuova la vita i tutta la comunità». «Viviamo la festa del santo patrono – ha aggiunto il presule – che vediamo sotto l’aspetto della pazienza e della costanza: caratteristiche importanti di una persona che ha creduto nel Signore. Agazio è stato torturato ma ha mantenuto la sua fede. Guardando a lui scopriamo virtù importanti da perseguire: pazienza e costanza di credere, di essere sinceri, di non farci distrarre dalle sirene della vita. Dobbiamo essere uomini e donne costanti; insistere ed esistere su ciò che conta veramente». «Ci affidiamo all’aiuto di Sant’Agazio, santo forte che ci sostiene nel nostro cammino – ha concluso Maniago – perché il suo sarà un aiuto prezioso». Venerdì scorso, vigilia della festa patronale, sono stati celebrati i vespri pontificali, nel 224. anniversario della dedicazione della chiesa concattedrale.

Carmela Commodaro

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