Chiesto il rinvio a giudizio per cinque. La decisione è stata adottata nell’ambito dell’inchiesta che ruota intorno ad un concorso al Comune di Squillace. Le accuse – a vario titolo di concussione e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio – pendono su: il sindaco di Squillace Pasquale Muccari, 66enne; la segretaria comunale Giuseppina Ferrucci, 55 anni di Cicala; Nicola Anania, 66 anni di Squillace; l’assessore comunale Francesco Guerino Caccia, 59 anni di Squillace e l’ex assessore comunale Gregorio Talotta, 42 anni anche lui di Squillace. Secondo le ipotesi di accusa, formulate dai magistrati della Procura di Catanzaro, il sindaco di Squillace avrebbe “convinto” , per tramite di Nicola Anania, un eletto a dimettersi da consigliere comunale, in quanto a lui non più gradito e lo avrebbe fatto minacciando di farlo incorrere in un provvedimento penale per non aver ottemperato al pagamento di alcuni tributi. Sempre secondo quanto scrivono i magistrati, il sindaco, in concorso con Caccia, Ferrucci e Talotta, avrebbe consentito alla vittoria di un concorso presso il Comune di Squillace, promettendo ad un candidato, poi deceduto (per il quale non si procede penalmente), con titoli idonei a superare la prova, la dazione di futuri incarichi professionali, purchè rinunciasse alla fase finale della selezione. Il tutto, sempre secondo i magistrati, con la complicità di Caccia che, in caso di vittoria del concorso da parte di Talotta, sarebbe diventato assessore. Cosa che, annotano i magistrati, è avvenuta a settembre 2017. (catanzaroinforma.it)