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CATANZARO – Dopo due anni in cui la pandemia ha imposto celebrazioni alternative, quest’anno si tornerà a festeggiare il Primo Maggio in modo “tradizionale”. CGIL, CISL e UIL hanno deciso di ritrovarsi a dalla Montagnella di Carfizzi (Crotone) nel nome del Lavoro e della Pace per rilanciare anche la “vertenza Calabria”, chiedendo uno scatto in avanti in merito ad emergenze la cui risoluzione non può più essere rinviata. Si intitola, infatti, “Al lavoro per la pace” la manifestazione di domenica 1 maggio a cui interverranno: Rossella Napolano (segretaria confederale CGIL Area Vasta); Pino De Tursi (Cisl Magna Graecia); Fabio Tomaino (Segretario generale Uil Crotone); Angelo Sposato (Segretario generale Cgil Calabria); Santo Biondo (Segretario generale Uil Calabria).“Ritorniamo a celebrare il lavoro e i lavoratori guardandoci negli occhi, andando oltre le mascherine che hanno rappresentato l’opportunità di preservare la nostra salute ma nello stesso tempo una distanza tra quello che siamo stati e la paura di tornare a socializzare. Lo facciamo in presenza e in quei luoghi che sono stati scenari delle lotte contadine, le stesse che hanno cambiato il corso delle storia ed il volto della nostra Calabria – afferma il segretario generale della CGIL Area Vasta, Enzo Scalese -. Sarà una occasione per rilanciare la vertenza Calabria, oggetto di articolate riunioni proprio di recente, e che vede cinque punti chiave come: il rifacimento e l’ampliamento della Strada Statale Jonica; lo sviluppo e il reale finanziamento delle Zone economiche speciali, e in particolare della Zes incidente sul porto di Gioia Tauro; la richiesta di risorse certe per avere una linea ferroviaria ad alta velocità e ad alta capacità fino a Reggio Calabria; la possibilità di investire più facilmente e con meno vincoli burocratici sulla produzione di energia da fonti rinnovabili; lo sblocco delle assunzioni e l’assorbimento del bacino dei precari per la sanità, e in particolare per i pronto soccorso”.E nella giornata nazionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, parlando di celebrazione del lavoro, Scalese richiama l’attenzione  proprio sulla necessità di mettere in pratica concrete misure di prevenzione e tutela dei lavoratori perché “la tutela del lavoro si coniuga alla sicurezza nei luoghi dove il lavoro si svolge per tanto tempo, in maniera imprescindibile”.“Ripartiamo da Carfizzi, quindi – conclude Scalese – dove operai e contadini hanno combattuto assieme per rivendicare i propri diritti. Qui torneremo a discutere, a parlare e a manifestare sui grandi temi che devono tornare ad essere in cima all’agenda politica della nostra regione: dalla sanità alla viabilità, dall’occupazione al welfare il Primo maggio deve tornare ad essere una occasione di confronto per rilanciare una piattaforma rivendicativa che ci deve vedere tutti uniti per costruire la mobilitazione della concretezza”. La CGIL Area Vasta, infine, specifica che – in seguito ad imprevisti organizzativi che hanno modificato il senso unitario della partecipazione – non prenderanno parte. alla manifestazione organizzata a Catanzaro Lido nel Parco Gaslini nonostante una iniziale condivisione.

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