«Squillace ha un patrimonio culturale e paesaggistico che non ha nulla da invidiare a tanti altri comuni dove il turismo è una fonte importante per lo sviluppo economico. In questi giorni di festa Squillace è stata visitata da diversi turisti. Spiace dover rimarcare le solite mancanze dell’amministrazione comunale». Lo afferma il consigliere comunale del gruppo di opposizione “Tuttinsieme per Squillace” Enzo Zofrea, secondo il quale i monumenti a gestione comunale sono e restano chiusi anche nei giorni di festa. «Squillace – aggiunge – può essere bellissima, ma non lo è. Domandiamoci tutti il perché. Che cosa possiamo fare per migliorarla, per restituirle una dignità di città invidiabile che negli anni si è persa tra le chiacchiere ed i pochi fatti dei nostri amministratori. Serve mettere mano alle cose della quotidianità. Un primo esempio, concreto e poco costoso? L’apertura della Torretta». Secondo Zofrea, il monumento è perennemente chiuso alle visite e pare non importi a nessuno che uno squillacese o un turista possa accedervi per poter ammirare la città, il verde e le stupende colline che circondano il centro cittadino. «Costi per riqualificarla ed aprirla? – sottolinea Zofrea – Poche migliaia di euro: una ripulita sulla scalinata, sulla quale magari appendere dei poster esplicativi che richiamano la Squillace di un tempo. Basterebbe poter prenotare online la propria visita all’ufficio del turismo ed accompagnati si potrà salire ed ammirare il panorama, scattare foto avere un’impressione di Squillace e della sua conformazione. Naturalmente saranno indispensabili degli accorgimenti quali un paio di telescopi e dei binocoli da fornire ai visitatori, dei cartelli che ci indichino che cosa stiamo osservando, le parole di chi ci guida, una brochure da acquistare, un biglietto d’accesso a costi minimi per poter rientrare dalle spese, che nel contempo magari dia diritto alla visita al Castello, ad alcuni musei o a mostre particolari del momento». Infine, Zofrea ribadisce che con l’estate alle porte il Comune deve fare di più, dimostrando di credere davvero nel turismo a partire dalla cura del centro storico che in queste festività è apparso non all’altezza di uno dei borghi più belli d’Italia. Basta poco.
Carmela Commodaro