CATANZARO –  “Il grande caos del 118 in provincia di Catanzaro. E non solo. Le ambulanze si svuotano di medici e il sistema dell’emergenza-urgenza va a picco, come molti altri comparti della sanità calabrese, a danno dei cittadini che si trovano nelle condizioni di richiedere accesso alle cure, o peggio ancora di chiedere interventi salvavita”. E’ quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato (Gruppo Misto) in merito alla drammatica situazione in cui versa il 118 nella provincia di Catanzaro. “In questi giorno abbiamo letto la notizia della condanna dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro a restituire le indennità trattenute sugli stipendi dei Medici del 118. Un provvedimento, quello risalente a decisioni dei commissari prefettizi insediati nel settembre del 2019 che ha portato delle conseguenze nefaste sul sistema dell’emergenza urgenza: medici, pagati meno di sei euro l’ora, costretti a subire trattenute forzate sullo stipendio: una decisione che ha portato la fuga dal 118 a discapito dell’organizzazione territoriale – afferma ancora la senatrice Granato -. A distanza di tempo, un giudice dice che il provvedimento era sbagliato e l’Asp deve restituire indietro migliaia di euro, e pure con gli interessi, a danno dei contribuenti. E questo mentre molte  ambulanze sono ormai vuote di medici che a causa di questa triste vicenda hanno lasciato il 118, migrando altrove per essere meno stressanti e meglio remunerati”. “Dobbiamo essere chiari: finché la retribuzione di questi professionisti non sarà adeguata al rischio che corrono e alla complessità del lavoro le cose andranno sempre peggio – aggiunge la senatrice Granato -. E questo mentre si continuano a pagare i medici degli hub vaccinali a 80 euro l’ora: lo sbilanciamento delle risorse sul Covid sta determinando il fallimento della sanità pubblica. Stiamo investendo miliardi su dei farmaci totalmente inefficaci (tra promozione, distribuzione, somministrazione) per poi pagare il doppio i ricoveri ospedalieri di Covid e tutto il resto della sanità è come se non esistesse. La maggior parte delle ospedalizzazioni per Covid, per come emerge dai dati ISS, ormai sono di vaccinati anche con tre dosi. Quindi, non solo il problema non è risolto “grazie ai vaccini” come vuole la propaganda, ma addirittura ne appare aggravato”.  Gli ospedali sono inaccessibili e insicuri, e chi ha bisogno di cure molto spesso è costretto a rivolgersi alle strutture private alimentando un sistema che impoverisce il settore pubblico e arricchisce i “baroni”. E’ questo il diritto alla salute che i padri costituenti avevano pensato per gli italiani scrivendo l’articolo 32? Non credo proprio. La “questione 118”- conclude la senatrice Granato – deve essere affrontata in maniera organica e strutturale: il Sistema continua ad essere disorganizzato e i lavoratori insoddisfatti, l’obiettivo della politica e delle istituzioni deve essere quello di pretendere il miglioramento delle condizioni di lavoro, e quindi la tutela del diritto alla salute di tutti”.

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