Il Vinitaly di Verona, giunto quest’anno alla 54esima edizione, è una delle manifestazioni più importanti al mondo per quanto riguarda il comparto vitivincolo . Produttori, buyer, giornalisti e semplici appassionati si incontrano a Verona in questi giorni per fare il punto sull’annata appena conclusa, programmare il futuro e scoprire tutte le novità del settore. Insieme agli altri componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale mi sono recato a Verona per. Come altri settori, anche quello della produzione del vino sta attraversando un periodo molto delicato . Dopo più di due anni di pandemia con il calo fisiologico dei consumi, in particolar modo nel circuito della ristorazione, l’aumento del costo del carburante e delle materie prime, i cambiamenti climatici, la chiusura di alcuni canali di distribuzione verso Est, bisogna impegnarsi per trovare soluzioni nuove per la ripartenza e la crescita dell’intero settore e del suo indotto . Il vino è certamente un’eccellenza dei nostri territori e in questi ultimi anni abbiamo cominciato ad ottenere i meritati riconoscimenti in tutto il mondo, ma bisogna fare ancora di più! Stimolare la nascita di consorzi e distretti territoriali abbandonando la sterile invidia tra “vicini” che troppe volte ha frenato lo sviluppo della nostra imprenditoria, sostenere l’incremento dell’export delle nostre etichette, scommettere su un turismo “esperenziale” e sostenibile proponendo pacchetti capaci di coinvolgere i turisti nazionali ed internazionali in attività enogastronomiche e naturalistiche, far avvicinare a questa vera e propria “arte” del Made in Italy anche i più giovani creando nuovi posti di lavoro .

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