Il soggetto proponente e capofila è l’azienda “Gatti Libero” di Giovanni Gatti di Copanello e l’interessante progetto riguarda la creazione del “Bio-distretto del cibo – Bio-Calabria Copanello”. Lo scopo è di promuovere l’agricoltura biologica partendo dall’areale identificato e creando collegamenti e collaborazioni con altre realtà per creare una rete regionale capace di sviluppare azioni e iniziative che coinvolgano l’intero territorio regionale. In questa direzione vanno i contatti intrapresi con altre realtà come il bio-distretto del Parco delle Serre Calabrese, il bio-distretto Baticos Alto Tirreno cosentino e il costituendo distretto BioSlow della Calabria, per arrivare a creare sinergie a vantaggio del comparto dell’agricoltura biologica calabrese. Il bio-distretto si rivolge a tutte le imprese, associazioni ed enti locali calabresi che condividono la scelta e l’impegno di promuovere un progetto di sviluppo sostenibile del proprio territorio, ispirato a finalità sociali ed etiche per la conservazione delle risorse, alla compatibilità ambientale ed eco sostenibilità, alla valorizzazione delle peculiarità locali e alla qualità della vita. La ditta di Giovanni Gatti opera per l’assistenza alle aziende, realizzando progetti di ricerca scientifica anche per la Regione Calabria, gestisce il museo naturalistico “Libero Gatti” e attività agricole. Lo stesso Gatti ha avviato il partenariato con produttori agricoli produttori di vini bio, trasformatori biologici, negozi, amministrazioni pubbliche comunali, associazioni, ristoranti, operatori turistici, coinvolgendo altri enti, università mondo della scuola e della ricerca. Un progetto, dunque, di ampio respiro che si configura come un’innovazione sociale in grado di favorire lo sviluppo di nuove soluzioni per vecchi problemi dell’agricoltura locali. «L’obiettivo principale – afferma Giovanni Gatti – è il consolidamento e il rafforzamento di una strategia condivisa di sviluppo territoriale basata sulla gestione sostenibile delle risorse locali sia nei modelli di produzione (come ad esempio, l’agricoltura biologica, la biodinamica) sia nei modelli di consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio)». Con un accordo ad ampio raggio e duraturo (fino al 2050) i partner si impegnano a diffondere il metodo biologico di coltivazione e il sostegno e valorizzazione della gestione sostenibile anche di attività diverse dall’agricoltura. Gli obiettivi operativi sono la promozione dell’agricoltura biologica, il consumo solidale, il mercato Calabria e Italia, i nuovi mercati esteri e l’export, ma anche l’innovazione tecnologica dei partner, le degustazioni gratuite al pubblico, con la promozione del turismo esperienziale e dei menù biologici. Prevista anche l’organizzazione di un Festival del Bio-distretto che diventerà un appuntamento annuale. Il contesto territoriale del “Bio-distretto Calabria Copanello” è la costiera ionica fino alle Serre, all’area confinante della Valle del Crocchio e al Lametino.
Carmela Commodaro