Negli ultimi mesi hanno trovato nel Presidente della Regione Liguria una figura politica di riferimento

CATANZARO – Guardando al futuro politico italiano, in questi giorni Giovanni Toti immagina un nuovo contenitore politico che vada oltre l’attuale centrodestra sempre più ”balcanizzato” e lancia la ‘strategia del ruscello’: ”Io lo chiamo il paradosso del ruscello. Tutti provano a lanciare un grande partito nazionale, che si scontra con gli schemi obsoleti della Seconda Repubblica, che ancora resistono ma sono superati dai fatti… Secondo me, l’esigenza di nuove aggregazioni politiche c’è, ma non riesce a trovare spazio come se ci fosse una diga che interrompe il flusso di questo fiume”. “Facciamo – continua il governatore ligure che sabato, all’Acquario di Genova, presenterà l’iniziativa ‘Dalle città all’Italia, una proposta per il Paese’ – come fa l’acqua con i tanti ruscelli che si scavano la loro strada e poi confluiscono tutti insieme in un unico fiume o mare. Così è più facile, perchè nella politica balcanizzata odierna ci sono alleanze a geometria variabile in ogni città con mille problemi a trovare una sintesi”
Alla convention hanno aderito con convinzione anche i giovani calabresi, rappresentati da Cetty Scarcella e Giovanni Carè. Cetty Scarcella ha sottolineato che “in questo momento storico il dialogo politico deve essere al centro di qualsiasi iniziativa. Bisogna partire dalla consapevolezza dei problemi locali e fare proposte programmatiche che si basino sulla forza della vicinanza alle popolazione e ai territori che hanno assoluta necessità di sentire vicina la politica, quella con la p maiuscola che antepone l’interesse generale al particolarismo a sé stante che non conduce da nessuna parte in termini di sviluppo e rilancio della nostra terra. Una terra che sia capace di trattenere i tanti giovani, menti eccelse, e metterli nelle condizioni di scegliere se andare via o restare. In scia con le proposte programmatiche del presidente Toti, siamo convinti che ciò non sia tanto lontano dal divenire realtà”. Giovanni Carè, invece, sottolinea come la strategia del presidente Toti possa essere una svolta per coloro che vogliono dare vita ad un area moderata, che ad oggi non è giustamente valorizzata, di cui l’Italia e gli italiani hanno bisogno. Un progetto che sia sintesi del fare bene, del pragmatismo e che offra soluzioni efficaci ai tanti problemi che caratterizzano negativamente il nostro Paese. Siamo entusiasti di partecipare a questa iniziativa, da gruppo giovanile ormai radicato in quasi tutte le regioni d’Italia, non come spettatori bensì come parte integrante di questo “nuovo inizio” e se ciò è possibile, lo è grazie ai nostri punti di riferimento, tra cui lo stesso presidente Toti, che investono nella formazione e nella partecipazione giovanile in politica.
Colgo l’occasione per lanciare un appello a tutti i giovani che vogliono impegnarsi per contribuire a cambiare le cose, a invertire la rotta, ad essere protagonisti di una politica nuova. Ci aspettano sfide locali e nazionali, saremo pronti a sostenere le nostre idee mettendo i giovani al centro”.

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