Si parla spesso della strada statale 10 ionica che da Reggio Calabria a Taranto si sviluppa in 495 chilometri di cui ben 415 nel territorio calabrese. Per quanto riguarda la situazione dei lavori che dovranno riguardare l’ammodernamento dei tratti a nord di Simeri Crichi e a sud di Squillace, abbiamo sentito l’avvocato Giusto Laugelli, componente della Segreteria nazionale e segretario compartimento della Uilpa-Anas della struttura territoriale Calabria. «La S.S. 106 non è ancora ammodernata – afferma Laugelli – perché non ci sono le risorse (ci è stato sempre detto). Deve intervenire la politica, il Consiglio regionale della Calabria deve approvare un atto amministrativo di indirizzo politico da inviare al Governo centrale in cui si chiede con forza di reperire le somme necessarie per ammodernare tutta la 106, da Reggio Calabria a Crotone (Passovecchio). Oltre a salvare vite umane, a mio modesto parere, tale arteria è prioritaria per lo sviluppo del territorio. Io lo definisco il corridoio Sud dell’Europa. Si pensi al Porto di Gioia Tauro a tutta l’area Grecanica e alla bellezza di tutta la costa ionica della Calabria». In merito alla gestione della manutenzione, Laugelli sostiene che «per gestire la manutenzione ordinaria sulla S.S. 106, poiché il personale su strada (cantonieri) è scarso, si interviene spesso con le imprese che si aggiudicano le gara di appalto. Tuttavia, se ci sono lavori urgenti per incidenti si interviene nell’immediatezza con la buona volontà delle poche risorse che sono a disposizione per mettere in sicurezza il tratto ammalorato». E si parlava anche di progetti definitivi, ma non si è visto un cantiere aperto. «Per quanto riguarda i progetti per la messa in sicurezza della S.S. 106 – dice Laugelli – le posso garantire che tutte le somme fino ad ora stanziate sono tutte opere che l’Anas ha realizzato o sta per realizzare. Si tenga presente, però, che spesso è la burocrazia che rallenta l’inizio delle progettazioni e delle opere stesse. Grazie a Dio, abbiamo tecnici e dirigenti di valore che conoscono bene i problemi del territorio e cercano in tutti i modi di intervenire nei i tratti più ammalorati per mettere in sicurezza l’utenza stradale». Quindi, cosa chiede il sindacato? Laugelli fa una serie di appelli. «Alla politica: il Consiglio regionale della Calabria deve approvare un atto amministrativo di indirizzo politico da inviare al Governo centrale in cui si chiede con forza di reperire le somme necessarie per ammodernare tutta la 106, da Reggio Calabria a Taranto. All’Anas: si chiede che tutto il personale attualmente a tempo determinato venga stabilizzato a tempo indeterminato; inoltre, considerato che sono rientrate nuove strade dalle province, si chiede l’assunzione di nuovo personale da adibire su strada, specialmente sulla S.S. 106, in modo tale che si internalizzino i servizi per la piccola manutenzione. I cantonieri e i capi cantonieri sono l’avamposto dell’Anas e sono coloro che si occupano della sicurezza dell’utenza. In occasione di un’abbondante nevicata, qualcuno li ha definiti “gli angeli in arancione”». Infine, Laugelli rileva che ci sono tante opere da fare come «la realizzazione del tratto Simeri Crichi–Passovecchio Crotone, per cui serve circa 1 miliardo e 200 milioni; ma non meno importante, a mio modesto parere, è la realizzazione del tratto Squillace-Caulonia e poi da Palizzi a Reggio Calabria: il costo si aggira sul miliardo e mezzo di euro. I lavori del terzo megalotto si stanno realizzando, sono iniziati da poco, da Sibari a Roseto Capo Spulico. Importo un miliardo e trecentomila euro».
Carmela Commodaro