Si è conclusa nei giorni scorsi, con il ritiro dei dosimetri per la conseguente lettura in laboratorio, la campagna di monitoraggio del gas radon e dei campi elettromagnetici a Petronà, cittadina a pochi chilometri da Catanzaro nella Sila Piccola catanzarese, a cura del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal.
Dopo aver avviato l’anno scorso la misurazione del radon negli edifici pubblici, individuati dal sindaco Vincenzo Bianco, ed anche nelle abitazioni dei privati cittadini che hanno aderito all’iniziativa, proprio ieri si è conclusa la fase di raccolta dei dosimetri per dare inizio alla lettura in laboratorio fisico “E. Majorana” del Dipartimento Arpacal di Catanzaro, e consegnare successivamente all’Amministrazione comunale un report conclusivo, come nei giorni scorsi è stato fatto a Marcellinara, unitamente ai certificati di prova delle misurazioni avvenute nelle abitazioni private.
La campagna a Petronà si è sviluppata anche con il prelievo di campioni di acqua dalle fontane pubbliche, al fine di misurarne la presenza di gas radon. Come è noto, il laboratorio “E. Majorana” del Dipartimento Arpacal di Catanzaro ha ottenuto, dall’ente unico nazionale di accreditamento Accredia, l’accreditamento delle prove per la determinazione della concentrazione della presenza di radon nelle acque destinate al consumo umano.
Campagna di monitoraggio degli agenti fisici che ha interessato anche la misurazione dei campi elettromagnetici emessi dalle antenne di telefonia, o altre sorgenti, nel territorio comunale.

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