Ravenna, città di Dante, ha ospitato la dodicesima edizione del Premio Cassiodoro il Grande. L’immagine della Calabria migliore è stata offerta da don Antonio Tarzia, attraverso un video prodotto dalla Life Communication per l’associazione Centro Culturale Cassiodoro, in cui i luoghi cassiodorei, le edizioni precedenti dei premi, l’intensa attività fatta nelle scuole dall’associazione con l’Ufficio scolastico regionale della Calabria, ed alcuni momenti dell’apertura della causa di beatificazione di Cassiodoro, hanno dato alla nostra terra un ruolo da protagonista nella città di Ravenna, rappresentata dall’assessore alla Cultura e da noti professionisti. Dopo dieci edizioni in Calabria, don Antonio Tarzia, calabrese doc, ha realizzato una nuova tappa del Premio mettendo al centro la cultura e la santità di Cassiodoro. Dopo lo scorso anno a Roma, nella prestigiosa Basilica di Santa Maria in Trastevere, questa volta, in occasione della dodicesima edizione, condotta brillantemente da un altro calabrese come Domenico Gareri, Cassiodoro ha fatto parlare dei monaci, dei luoghi, dei cavalli donati all’esercito di Teodorico e di tanto altro nella città di Dante Alighieri, in cui Cassiodoro ha vissuto per 42 anni. Un premio che vuole parlare della contemporaneità, di come Cassiodoro e le sue opere possano insegnarci qualcosa, soprattutto in questo momento storico.

Premiati i personaggi che somigliano o imitano Cassiodoro

Il complesso degli Antichi Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha ospitato questa straordinaria edizione del Premio, di cui sarà prodotto uno speciale televisivo dalla Life Comminication. L’evento è iniziato con il saluto del presidente della Fondazione Cassa, co-organizzatori dell’evento, Ernesto Giuseppe Alfieri, dopo i saluti e l’apprezzamento da parte dell’assessore alla cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino, e l’introduzione di Don Antonio Tarzia. Poi il conferimento dei riconoscimenti per l’impegno nella valorizzazione di importanti iniziative socio-culturali che imitano o somigliano alle opere di Cassiodoro, ad ospiti eccezionali come Sua Eminenza Card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, il presidente dell’Albi, Antonio Patuelli, il maestro Riccardo Muti, il cui premio è stato ritirato da sua moglie Maria Cristina Mazzavillani Muti, ancora Francesco Galli, imprenditore del settore tessile e Mimmo Morogallo, pittore dei Due Mondi. Ha ricevuto l’onoreficenza Cassiodoro l’arcivescovo di Ravenna -Cervia Lorenzo Ghizzoni.

Una giornata di festa e cultura

“Abbiamo monopolizzato la città di Ravenna per un giorno, è stato un momento di festa e grande gioia all’insegna della cultura, probabilmente l’edizione meglio riuscita” ha detto Don Antonio Tarzia, fondatore e presidente dell’Associazione Centro Culturale Cassiodoro già direttore nelle edizioni San Paolo.

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