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«Nel corso della campagna elettorale per le regionali e, in particolare, in occasione dell’incontro del 20 settembre scorso tra i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria e i candidati alla Presidenza della Giunta – scrivono in una nota unitaria i Segretari generali regionali di Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Bruno Costa, e Uila Uil, Nino Merlino – abbiamo apprezzato le idee e i riferimenti alla messa in sicurezza del territorio e alla lotta al dissesto idrogeologico, emersi in vari interventi.
A questo proposito, le Segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, nel ricordare lo straordinario lavoro svolto dai lavoratori forestali impegnati nella lotta agli incendi boschivi che quest’anno hanno distrutto vaste aree di bosco e messo in ginocchio molte comunità, ribadiscono che se in Calabria si intende affrontare con serietà il tema del dissesto idrogeologico e della rivalutazione delle aree montane e rurali, c’è bisogno di valorizzare e sostenere il lavoro idraulico forestale con un immediato ricambio generazionale a tutela del territorio e delle comunità, con precise attività di prevenzione, rimboschimento, recupero della viabilità forestale e rafforzamento del servizio antincendio boschivo, assicurando ai lavoratori sia retribuzioni che contrattazione. Sottolineiamo – precisano i sindacalisti – che il contratto integrativo regionale forestale scaduto nel lontano 2011 e siglato tra le parti a fine 2019 ad oggi resta non applicato. Su questo argomento ci attendiamo un approccio diverso e in discontinuità rispetto al passato.
Mentre dal punto di vista delle risorse finanziarie per il settore forestale tante sono le difficoltà affrontate in questi anni, ma oggi le risorse previste dal Pnrr e quelle ulteriori comunitarie e statali per l’ambiente rappresentano vere opportunità di sviluppo e sicurezza per il territorio calabrese da non sprecare, ma da cogliere, tramite la programmazione e la pianificazione degli interventi, con il coinvolgimento diretto e più coordinamento degli Enti Gestori. Sarà fondamentale anche riportare alla gestione ordinaria alcuni enti come l’azienda regionale Calabria Verde, commissariata da troppi anni a causa delle note vicende giudiziarie.
Inoltre, è evidente la necessità di avviare un percorso di confronto regionale per valorizzare il ruolo dei Consorzi di bonifica a tutela del territorio e a servizio del settore agricolo, tramite una rivisitazione dell’attuale normativa prevista per il comparto della bonifica calabrese, recuperando ritardi e tagli degli ultimi decenni, procedendo all’ammodernamento delle reti e al completamento degli schemi irrigui per un ottimale utilizzo della risorsa idrica.
Per un settore come quello agricolo, in continua evoluzione, restano molte le sfide da affrontare per riaffermare l’importanza del lavoro agricolo ben retribuito. In agricoltura sarà necessario proseguire nel percorso di confronto regionale avviato sul tema dello sfruttamento lavorativo agricolo alla luce della Legge 199/2016 e, visto l’importante riconoscimento della “condizionalità sociale” nella nuova Pac, sarà indispensabile realizzare nuovi luoghi di confronto regionale per una giusta promozione dell’eticità, dal punto di vista del lavoro e della qualità dei prodotti e delle eccellenze dell’agroalimentare calabrese. Così come, attraverso ulteriori investimenti e azioni sarà necessario sostenere, a favore del comparto agricolo calabrese, l’operatività e il rilancio dell’azienda regionale Arsac e delle professionalità presenti.
In una regione con un importante litorale sarà poi strategico sostenere il comparto della pesca tramite il confronto regionale, per definire ulteriori opportunità per la tutela dell’ambiente marino, presidio dei borghi marinari, nonché valorizzare quelle eccellenze che nel tempo rappresentano tradizioni e sapori della nostra regione come la sardella, il “caviale calabrese” che da pochi mesi, con l’avvio in Calabria della campagna sperimentale, rappresenta un primo segnale positivo a favore della pesca artigianale, che necessita tuttavia di ulteriori investimenti e attività. Chiediamo – concludono i Segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria – impegni e nuove strategie per il territorio calabrese e le future generazioni, augurandoci che su questi e su altri temi, che interessano la filiera agroalimentare-ambientale calabrese, si possa con la prossima Giunta regionale e i Dipartimenti competenti avviare un percorso di confronto responsabile e produttivo, finalizzato a cogliere le opportunità previste dal Pnrr e a sostenere nuova occupazione e lavoro contrattualizzato».

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